Palazzo Farnese è del Comune, Reggi: «L’amministrazione è attiva, sono al loro fianco»

Dalla mattina del 22 dicembre Palazzo Farnese è ufficialmente, a tutti gli effetti, del Comune di Piacenza. In municipio il direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi e il sindaco Paolo Dosi, suo successore a Palazzo Mercanti, hanno sottoscritto l’accordo che “passa” la totalità dell’immobile all’ente comunale. «Palazzo Farnese è un simbolo per tutta la città. Quello di oggi – ha spiegato il primo cittadino - è un atto di estrema concretezza, consente di poter immaginare un futuro per i grandi patrimoni storici culturali della città, speriamo dia vitalità. C’è finalmente la possibilità di avere in piena gestione la struttura. Ringrazio per la collaborazione di questi anni la Sopraintendenza, ma da oggi gli interventi saranno autonomi, si potranno pensare interventi innovativi e creativi. Avremo più autonomia anche in termini di disponibilità economica. Stiamo parlando di un contenitore che negli ultimi 40 anni ha trasformato un pezzo di città: da un luogo di ospitalità è diventato un museo di rilevanza nazionale. Non è sufficientemente valorizzato, ma questo passaggio di consegne potrebbe sollecitare l’Amministrazione ad utilizzi più operosi. Ringrazio l’ingegner Reggi – ha continuato Dosi - che ha vissuto questa partita in una veste diversa ma fondamentale per avviare questo percorso. Questi sono risultati che fino a poco tempo fa sembravano irraggiungibili. In queste ultime settimane sono accadute cose straordinarie a Piacenza: siamo in una fase positiva, abbiamo la concreta possibilità di immaginare un futuro in seguito all’acquisizione di altri contenitori. Il 2015 sarà la volta dei Bastioni di Porta Borghetto, da tanto tempo contesi nella prospettiva di essere valorizzati. Nel giro del prossimo anno, proprio in questi giorni, potremmo celebrare l’acquisizione dei bastioni con una destinazione importante per il bene pubblico».

Il federalismo demaniale in cui è coinvolto Palazzo Farnese s’inquadra in un programma nazionale ricco e complesso. «Questo è uno dei pochi atti di trasferimento – ha informato Roberto Reggi - che sottoscriviamo grazie all’articolo 5 comma 5 della legge 85/2010 sul federalismo demaniale dei beni vincolati. Abbiamo ricevuto 600 domande su 8000 comuni e solo 300 sono state accolte per progetti di valorizzazione con il ministero dei beni culturali. Questo è il 39esimo trasferimento in Italia: è un evento importante. Il Demanio e il Mibac stanno facendo uno sforzo importante, la cosa è complessa. Lo Stato si priva di un bene e lo lascia al Comune solo davanti a un progetto di valorizzazione a carico dell’ente locale». Reggi plaude l’idea di allestire un punto ristoro privato all’interno dell’immobile. «Anche io avrei sviluppato un luogo di ristoro a Palazzo Farnese, i turisti non trovavano conforto alla domenica quando venivano a visitare il museo. Da adesso in poi potranno farlo. Piacenza si sta attivando moltissimo, non è un caso che stiano succedendo tante cose. C’è visione d’insieme e inoltre in città ci sono tutte le tipologie di beni: di proprietà dello Stato, beni vincolati, beni trasferiti, beni in uso ai militari, beni propri che devono essere valorizzati».

«Attraverso il Psc si sta valorizzando tanto - con tempi diversi ovviamente - queste “ferite aperte” all’interno della città: si stanno scegliendo le vocazioni migliori per queste aree. Mi sento di fare i complimenti all’Amministrazione di Piacenza, sono al loro fianco. A breve speriamo di dare notizie su investitori privati che possano portare nuovi servizi e lavoro per professionisti e imprese edili, magari fra qualche giorno avremo novità. Con questi “passaggi” cerchiamo anche di rilanciare il lavoro». Al termine degli interventi, dopo aver firmato i documenti, Reggi ha passato a Dosi una simbolica gigantografia di Palazzo Farnese.