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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

«Paura di perdere consensi? Noi abbiamo rimesso nelle mani dei colleghi ogni giudizio»

Il segretario provinciale del sindacato di Polizia Sap risponde alle critiche arrivate nei giorni scorsi dal Siap di Chiaravalloti sulle recenti manifestazioni sindacali

«Leggo la notizia pubblicata dal segretario regionale del Siap e, nonostante spesso abbia evitato di replicare pubblicamente alle sue affermazioni, per rispetto al diritto e libertà di parola e soprattutto per non creare turbamento ai lettori che seguono con seria attenzione le attività sindacali a favore dei diritti collettivi dei poliziotti, questa volta poche considerazioni basteranno per chiarire il perché di tanta foga contro il Sap ed alla Consulta Sicurezza». Inizia così la nota ufficiale del segretario provinciale del sindacato di polizia Sap, Ciro Passavanti, in risposta alla critica dei giorni scorsi avanzata dal collega del Siap Sandro Chiaravalloti sullo stato di agitazione e altre questioni relative alla sicurezza.

«È troppo comodo - scrive Passavanti - tirare fuori la storia, obsoleta e non più credibile, della campagna elettorale e del periodo di tesseramento: un alibi per criticare? O forse per rosicare? Le Spy-pen, grazie ai contributi dei cittadini che hanno voluto ascoltare e sostenere i problemi dei poliziotti che il Sap ha portato in piazza in più round, a giorni saranno distribuite a tutti i nostri iscritti (il primo passo che speravamo di conseguire), e lo faremo in previsione della prossima manifestazione di sensibilizzazione "piazza permanente" in attesa dei colleghi del Sap che da circa due mesi girano l'Italia a bordo di camper e che presto raggiungeranno Piacenza».

E ancora: «Di Arcore invece ci sono servizi giornalistici che documentano la nostra presenza, nel 2010, prima che gli altri s'inventassero la farsa della manifestazione di protesta! La disperazione ha indotto la "consorteria" a commettere un errore fatale in danno della sua residua credibilità. Cinque mesi or sono "cainescamente" hanno tentato di azzannarci al collo per la questione "applausi" e, per nostra fortuna, sono stati sbugiardati dal filmato che il nostro service aveva realizzato».

«Adesso - prosegue il Sap - il cartello della "consorteria" nell'occasione del 23 settembre ha sottoscritto e divulgato questo documento nel quale si afferma che la nostra manifestazione con astensione e assemblee è stata un flop e che hanno partecipato "pochissime centinaia di poliziotti in tutta Italia". Questo per loro, è un magico autogol. La moltitudine dei colleghi iscritti al Sap, non iscritti o iscritti ad altre sigle anche con incarichi di rappresentanza, consorteria compresa, erano presenti e sono i migliori testimoni della patacca colossale che ancora una volta hanno tentato di veicolare, basti pensare che solo Repubblica a Milano ha certificato, al ribasso, un migliaio di persone. La disperazione, la tronfiaggine, l'autoreferenzialità, la spocchioseria e la superbia fanno inciampare su gradini insidiosi ma il tribunale dei colleghi e inesorabile e non perdona. Paura di perdere consensi? Noi abbiamo rimesso nelle mani dei nostri colleghi ogni giudizio per i fatti concreti, lasciando a casa le chiacchiere».

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