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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Fiorenzuola d'Arda

Pendolari: a Fiorenzuola, biglietteria “chiusa fino a nuovo avviso”

Continuano i problemi alla stazione di Fiorenzuola, in ballo fra speranze e nuovi fuori servizio. Poi, la scorsa settimana, la nuova amara sorpresa per i pendolari: “La biglietteria rimarrà chiusa fino a nuovo avviso”. Foti (Pdl): la chiusura è una grave penalizzazione

Da molti mesi è iniziata l'odissea della stazione di Fiorenzuola, che ormai vacilla costantemente tra speranze e chiusure, creando disguidi ai molti pendolari che ne usufruiscono quotidianamente.

L'Associazione Pendolari della Valdarda, presieduta da Enrico Santiangeli, da tempo si batte affinchè il servizio ferroviario sia garantito per tutti gli abitanti della valle che hanno bisogno del treno per recarsi al lavoro e per spostarsi verso località non coperte dal servizio di autobus.

L'epopea sembrava essersi conclusa con la riapertura della biglietteria, ma la settimana scorsa, trovando esposto il cartello "La biglietteria rimarrà chiusa fino a nuovo avviso", i pendolari hanno dovuto abbandonare la ritrovata stabilità.

Il problema della stazione, che il Comune di Fiorenzuola ha molto a cuore, è stato preso in considerazione anche dall'onorevole Tommaso Foti, che ha presentato un'interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteoli.

“La chiusura della biglietteria comporterebbe un declassamento della stazione in questione, nonostante la storica funzione che la stessa ha svolto anche nei secoli passati (Giuseppe Verdi la utilizzava per i suoi spostamenti in treno) con una conseguente grave penalizzazione per il bacino turistico della Val d’Arda e per centinaia di pendolari che quotidianamente la utilizzano” ha spiegato Foti.

L'indisponibilità di un servizio di biglietteria causa notevoli disagi, che vanno dall'acquisto stesso (risolto con l'installazione di punti vendita dislocati in vari locali di Fiorenzuola) al cambio e all'annullo dei biglietti. Disagi che vanno a sommarsi alla scarsità di coincidenze e ai ritardi cronici.

Il parlamentare piacentino ritiene che sia necessario intervenire “con l’urgenza che il caso conclama, anche al fine di evitare che solo la stazione di Piacenza possa offrire tutti i servizi a coloro che utilizzano il trasporto ferroviario”, rinvigorendo il coro di dissensi nei confronti della gestione della stazione fiorenzuolana.

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