«Spaccio per arrotondare la pensione», in manette "Il Toscano"

Ennesimo colpo allo spaccio di droga da parte dei carabinieri. Questa volta è finito in manette un pensionato di 67 anni che era diventato punto di riferimento per decine di giovani che consumano abitualmente hascisc e marijuana. L'uomo, chiamato "Il Toscano" per le sue origini, è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Castelsangiovanni davanti alla sua abitazione in via Primo Maggio al termine di alcuni accertamenti. In tutto, tra "erba" e "fumo" è stato sequestrato più di mezzo chilo di stupefacente.  "Il Toscano" aveva avviato un vasto giro di spaccio riuscendo a soddisfare le esigenze di decine di giovani che si recavano sotto la sua abitazione, facevano le ordinazioni anche dalla finestra alla quale lui si affacciava, pagavano e si defilavano. Un via vai di auto che ha attirato l'attenzione di molti cittadini e poi dei carabinieri. 

Dopo giorni di appostamenti durante i quali l'uomo è stato filmato in azione, i carabinieri nella serata del 5 maggio lo hanno arrestato davanti al portone della sua casa insieme ad un cliente, un 25enne del paese, che è stato segnalato alla Prefettura come assuntore. Addosso aveva 2 grammi e mezzo di marijuana e sei pezzi di hascisc per un totale di 12 grammi, divisi in dosi e pronti da spacciare. In casa i carabinieri nel mobile della tv hanno trovato un bilancino di precisione e un grinder, nel forno invece custodiva 25 grammi di hascisc, in una scatola 4 panetti sempre di hascisc da un etto l'uno, e dietro la lavatrice due involucri con 104 grammi di marijuana. Infine nella tasca di un giubotto aveva 450 euro in contanti divise in banconote di piccolo taglio. I militari hanno anche trovato due coltelli serramanico: è stato denunciato per porto abusivo di oggetti atti all'offesa e arrestato per spaccio.

E' comparso, difeso dall'avvocato Claudio Castagnetti, davanti al giudice Adele Savastano e al pm Giulio Massara per la direttissima. Avrebbe dichiarato che spacciava per arrotondare la pensione e che, a detta sua, non è reato vendere marijuana perché dovrebbe essere legalizzata. La difesa ha chiesto i termini a difesa e il processo è stato rinviato al 9 maggio, nell'attesa per l'uomo è stata disposta la custodia cautelare in carcere in quanto gli è stata contestato anche lo spaccio a minorenni. Quando la polizia penitenziaria lo ha preso per portarlo alle Novate avrebbe detto: «Ma cosa avrò mai fatto di male?».