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Cronaca Gropparello

Per alcune notti Massimo ha vegliato Elisa nel bosco e ha dormito accanto al suo corpo

Massimo Sebastiani e l'ex suocero Silvio Perazzi sono alle Novate sorvegliati a vista. La famiglia di Elisa Pomarelli si è stretta nella disperazione. Nelle ultime ore sono emersi alcuni dettagli, ora gli investigatori ricostruiranno nel dettaglio cosa è successo dal 25 agosto al 7 settembre, giorno del tragico epilogo

Sono entrambi alle Novate. Uno con le accuse di omicidio e occultamento di cadavere, l'altro per favoreggiamento. Massimo Sebastiani è stato collocato nella sezione protetta, il padre della sua ex compagna, Silvio Perazzi, no, ma sono tenuti a vista per il rischio che possano compiere qualche gesto estremo. A Borgotrebbia c'è però una famiglia distrutta dal dolore, quella di Elisa Pomarelli. Le ultime flebili speranze di riabbracciarla si sono spente, purtroppo, nel pomeriggio del 7 settembre. E' stata uccisa, probabilmente strangolata, dal 45enne Massimo Sebastiani. L'uomo, dopo l'omicidio, si è dato alla fuga per 14 giorni, lei invece sarebbe sempre stata dove lui l'ha portata e poi adagiata, ossia in una scarpata ricoperta da un fitto bosco a Costa Cerini di Sariano di Gropparello, a diverse centinaia di metri dalla casa dell'ex suocero. Si è concluso, insomma, nel modo peggiore, dopo una svolta repentina delle indagini serrate degli inquirenti coordinati dal sostituto procuratore Ornella Chicca, il giallo che per giorni ha tenuto tutti i piacentini con il fiato sospeso.

elisa massimo giusta ok 2019-2E se Elisa, giovane donna di Borgotrebbia che amava la campagna e l'agricoltura, è stata ammazzata il 25 agosto dopo l'ultimo pranzo con Massimo a Carpaneto, l'uomo è sparito ed ha vagato per giorni nei boschi che conosceva bene, nutrendosi di frutta e dormendo all'addiaccio, ma quasi quotidianamente andava da Elisa, la vegliava, dormiva accanto a lei, e pare anche che possa aver raccontato nel lungo interrogatorio di averle tenuto la mano come se non accettasse la morte che lui stesso le aveva provocato. Sapeva di averla nascosta dove nessuno, tranne lui, poteva arrivare quando voleva: l'aveva finalmente tutta per sé. Un comportamento di per sè assurdo, come assurda è stato il delitto da lui perpetrato.

Poi, la svolta: Massimo ha capito di essere braccato (e qui entra in gioco Perazzi che potrebbe averlo nascosto nella sua abitazione negli ultimi giorni) e ha chiuso il cerchio: l'ha sepolta in una buca non troppo profonda e l'ha ricoperta con rami, terra e pietre, poi è crollato e si è arreso: stremato dalla latitanza, dagli stenti, dal delirio. I carabinieri ormai, per ragioni investigative ancora non emerse, sapevano dove trovarlo. Una volta bloccato, in lacrime, come fanno sapere gli investigatori, ha indicato dove trovare il corpo: si è pentito, ha pianto. Sebastiani è stato fermato proprio lì, tra la casa di Perazzi e il bosco. Il corpo della ragazza è stato recuperato nella tarda serata di sabato solo grazie all intervento del Nucleo Saf dei vigili del fuoco di Piacenza sul posto insieme ai colleghi di Fiorenzuola. Ora la salma è a disposizione dell'autorità giudiziaria e nei prossimi giorni sarà effettuata l'autopsia a Pavia.

piantina casa massimo sebastiani omicidio pomarelli-2Il 25 agosto Massimo era andato a prenderla a casa a Piacenza, poi erano andati a pranzo "Al Lupo" di Ciriano di Carpaneto e infine a casa di lui, a Campogrande. Ed è qui che l'avrebbe ammazzata, non all'interno della cascina come inizialmente ipotizzato, bensì nel pollaio: lì un asse di legno sarebbe stata trovata rotta dai carabinieri del Ris, come se lui l'avesse spinta con forza e poi strozzata al culmine di una violenta lite che, alla base, poteva avere sempre la stessa questione: lui era innamorato, lei no. Forse questo amore non corrisposto potrebbe aver scatenato l'ira dell'uomo. Per molte volte lei gli avrebbe detto chiaramente che era un amico. Niente di più: ma questo rifiuto lo avrebbe ossessionato.  

Potrebbe aver catturato quanto accaduto nel pollaio una telecamera dell'azienda "Lm Mortari" (ditta dove lui lavorava) a poche centinaia di metri. Le immagini avrebbero immortalato Sebastiani mentre porta fuori il il cadavere di Elisa. Non si tratta della telecamera che punta sulla strada, ma di quelle poste sull'angolo del tetto dell'azienda che pare puntino verso il retro della proprietà del tornitore. Gli investigatori nelle ore successive alla scomparsa hanno acquisito tutti i video, il Ris ha eseguito contestualmente rilievi tecnici e scientifici. Dietro il pollaio sono state anche trovate tracce di bruciatura. Dopo l'assassinio l'avrebbe caricata nel baule della sua Honda Civic. Ha fatto benzina alle 14.47 al distributore “TotalErg” di Ciriano e al titolare dell'area di servizio ha detto: «Volevo andare a fare un giro su in collina da queste parti con la mia ragazza ma non è voluta venire. Sa come sono le donne...Vado a lavorare in campagna». Elisa era probabilmente nel baule di quell'auto. Poi è andato a Costa di Sariano, e l'ha portata nel bosco in una corsa disperata, poi si sarebbe fermato a casa del suocero, in un altro bar a Celleri. Infine la sera ha cenato con un'altra donna a Vigostano di Castellarquato: è tornato a casa, ha lasciato auto e cellulare per poi incamminarsi a piedi, zaino in spalla, sulla strada di Sariano dove è stato visto da una conoscente e immortalato da una telecamera nei pressi. Poi, il nulla. Ai carabinieri il compito ora di ricostruire nel dettaglio tutto quello che è accaduto dal 25 agosto al 7 settembre. 

Per Elisa una fiaccolata a Borgotrebbia ©Trespidi-Gatti/IlPiacenzaLe ricerche dei due tra Sariano, Lugagnano, Morfasso e Carpaneto erano iniziate il giorno dopo la scomparsa e avevano visto in campo centinaia di uomini coordinati dalla Prefettura. Gli inquirenti avevano capito dove potesse trovarsi, hanno circoscritto la zona nelle ultime 48 ore prima del ritrovamento, anche con i "Cacciatori di Sardegna", per poi bloccarlo. Il temuto epilogo si è realmente avverato. Elisa lascia i genitori, le sorelle Debora e Francesca e le tante amiche, quelle che per lei avevano organizzato una fiaccolata solo qualche giorno fa. La sorella Francesca, come tanti, in questi giorni aveva continuato a scrivere sulla bacheca Facebook di Elisa dal giorno della scomparsa. Così ha fatto anche sabato sera, quando ormai la tragica notizia era rimbalzata in tutta Italia, per salutarla: «Buonanotte tesoro mio».

Il ritrovamento di Elisa ©Gatti-Trespidi/IlPiacenza

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