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Cronaca

Perseguitava la sua ex compagna, ammonito: ora rischia l'arresto

Perseguitava la sua ex con messaggini, telefonate, pedinamenti e minacce: voleva riallacciare la relazione. La polizia gli ha notificato un ammonimento, in virtù del nuovo decreto legge 11/2009 che considera lo stalking un reato penale. Se l'uomo, un piacentino di quarant'anni, non dovesse desistere, potrebbero scattare le manette

E' stato raggiunto da un provvedimento di ammonizione un uomo piacentino di quarant'anni che molestava la sua ex compagna, una ragazza trentenne, cercando di farle riallacciare la relazione che lei aveva interrotto. Adesso rischia l'arresto se dovesse ricominciare con le persecuzioni, la polizia giudiziaria lo ha messo in guardia. Ma per il momento, sembra che l'uomo si sia calmato e abbia sospeso le sue “incursioni” nella vita della vittima, fatte di messaggini, di telefonate, di pedinamenti e di minacce.

L'ammonimento è frutto del nuovo decreto legge (DL 11/2009) che introduce la fattispecie criminosa dello stalking, ovvero degli atti persecutori. Chi li commette, adesso, rischia anche il carcere.
  Lo scopo dello stalking è proprio quello di incutere nella vittima soggezione per poterne disporre a piacimento  

Per il momento si tratta dell'unico caso di ammonimento a Piacenza, da quando è in vigore il decreto, ma la polizia giudiziaria ha avuto altre segnalazioni sulle quali sta lavorando. Non è escluso che alcuni di questi casi nell'immediato futuro, possano tramutarsi in altri ammonimenti e forse anche in un paio di querele. Stretto riserbo, però sulle indagini in corso, essendo i fatti ancora al vaglio degli inquirenti.

L'ammonimento, comunque, sembra sortire il suo effetto: da quando è stato notificato all'uomo, dopo che la sua vittima aveva esposto i fatti alla polizia una decina di giorni fa, sembra che l'aguzzino abbia smesso di perseguitare la ragazza. In virtù del decreto legge, però, qualunque passo falso da adesso in poi, all'uomo potrebbe aprire le porte del carcere.

Prima del DL, infatti, gli atti persecutori erano puniti solamente con una pena amministrativa. Adesso, invece, se la vittima espone alla polizia un episodio di stalking ma non fa denuncia, la polizia stessa provvede a stendere un verbale di ammonimento che notifica al responsabile e anche alla vittima dello stalking. Se l'autore non desiste dall'azione persecutoria, nella flagranza di reato si può procedere all'arresto anche senza la querela della persona offesa.

Ma vale solo per i maggiorenni: per chi ha meno di diciotto anni, non servono né querele né denunce: lo stalker è perseguibile d'ufficio. Per  chi ha la maggiore età, gli atti persecutori sono un reato perseguibile a querela di parte, cioè ci vuole la volontà della vittima per procedere. Ma se in presenza di ammonimento o querela lo stalker non desiste, al primo passo falso la polizia giudiziaria può procedere all'arresto. Naturalmente se c'è la flagranza di reato e dopo aver valutato la gravità del fatto e la pericolosità del soggetto.





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