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Cronaca

Pestaggio del carabiniere, anche Giorgio Battagliola ottiene i domiciliari

Il giovane è accusato di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali insieme a Lorenzo Canti e a Moustafa Elshennawi egiziano 23enne del Si Cobas che però ha scelto il rito abbreviato a differenza degli altri due che hanno scelto il rito ordinario

Anche il terzo arrestato per il pestaggio del brigadiere capo dell'Arma Luca Belvedere del V Battaglione Bologna ha ottenuto gli arresti domiciliari. Giorgio Battagliola, detto il Brescia, 29enne cuoco di Bussoleno (Val di Susa) e vicino agli ambienti No Tav aspetterà le prossime udienze del processo nella sua abitazione in Piemonte. Il giovane è accusato di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali insieme a Lorenzo Canti e a Moustafa Elshennawi egiziano 23enne del Si Cobas che però ha scelto il rito abbreviato (l'udienza è fissata al 6 giugno), a differenza degli altri due che hanno scelto il rito ordinario.

Canti e lo straniero si trovano già ai domiciliari da settimane e il legale del 29enne detenuto alle Novate da febbraio, Claudio Fusaro ha chiesto, il 15 maggio durante la prima udienza, al presidente del Collegio Gianandrea Bussi (a latere Ivan Borasi e Laura Margherita Pietrasanta) la modifica della misura cautelare sostenendo che la posizione del proprio assistito è equiparabile a quella degli altri due imputati, anzi, che Battagliola ha brandito solo un'asta di plastica spezzata e che il contatto con il militare è stato pressoché fortuito e che si tratta di un reato di piazza estemporaneo pertanto senza premeditazione.

La richiesta è stata accolta e Battagliola è stato scarcerato nella giornata del 18 maggio. Le indagini lampo di polizia e carabinieri erano state coordinate dal sostituto procuratore Roberto Fontana e poi sono passate al collega Emilio Pisante. Nella prima udienza il Collegio ha anche accolto la richiesta del Comune di Piacenza di costituirsi parte civile con l'avvocato Elena Vezzulli in quanto, ha sotenuto il legale: "l'immagine di Piacenza è stata danneggiata dai gravi scontri avvenuti. Il Comune si costituisce parte civile perché la sicurezza  e l'ordine pubblico competono anche all'Amministrazione ormai da dieci anni a questa parte".  Il militare è stato picchiato in via Sant'Antonino il 10 febbraio durante il corteo antifascista e contro l'apertura di Casa Pound in città. 

Pestaggio del carabiniere, al via il processo ©IlPiacenza

Carabiniere aggredito, arrestato egiziano ©Emanuela Gatti/ilPiacenza

Corteo anti-Casapound, scontri in centro ©Emanuela Gatti/ilPiacenza

Corteo contro Casa Pound: gli scontri ©Gatti-Bonetti/IlPiacenza

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