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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Ancora due anni di carcere per il "postino del boss": ospitava un latitante

E' stata reso esecutivo l'ordine di carcerazione per favoreggiamento nei confronti di Vito Angelo Barruzza che dovrà scontare ancora due anni di carcere. L'uomo soprannominato "il postino del boss", già arrestato nel 2009, aveva ospitato a casa propria un noto latitante

Torna in carcere, dopo la fine del processo, il "postino del boss", Vito Angelo Barruzza. L'uomo era già stato in carcere dopo essere stato arrestato nel 2009 dalla polizia durante l'operazione Golem nel 2009. Qualche giorno fa la procura della repubblica di Palermo ha reso esecutivo l'ordine di carcerazione nei suoi confronti, che prevede due anni di reclusione alle Novate e tre anni di sorveglianza speciale una volta fuori. Il reato che gli viene contestato è favoreggiamento personale nei confronti di un noto boss mafioso.

IL PRECEDENTE E L'OPERAZIONE GOLEM - Nell'estate del 2009 la squadra mobile, collaborando coi colleghi di Palermo e Trapani, aveva arrestato Vito Angelo Barruzza, già in carcere per reati di stampo mafioso. L'uomo risiedeva dal 2000 a Piacenza con moglie e figli, dopo che gli era stato imposto il domicilio per evitare continui collegamenti con gli "uomini d'onore" in Sicilia. Nonostante questo, anche se l'uomo a Piacenza conduceva una vita tranquilla lavorando come artigiano edile, le due o tre volte all'anno che scendeva in Sicilia, a Mazara, sembra incontrasse persone legate alle cosche mafiose, e soprattutto pare facesse da tramite tra i vai gruppi raccogliendo informazioni confidenziali che poi cedeva ad altri. Avrebbe consegnato, così, pizzini, che, provenienti dalla cupola, erano destinati agli "uomini d'onore" su tutto il territorio siciliano.

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