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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Borgotrebbia

Piena Po: «Zona di Camposanto Vecchio a rischio inondazione?»

Durante questi giorni di apprensione per l'ingrossarsi del Grande Fiume e dell'eventualità di una piena a Piacenza riceviamo una segnalazione di un lettore che scrive: «Anche a Piacenza c'è una zona a rischio inondazione, per colpa dell'immobilismo e della burocrazia. L'argine del Po, nella zona di Camposanto Vecchio, è stato realizzato lasciando fuori la chiesetta e gli edifici accanto»

Durante questi giorni di apprensione per l'ingrossarsi del Grande Fiume e dell'eventualità di una piena a Piacenza riceviamo una segnalazione di un lettore che scrive: «Abbiamo ancora tutti negli occhi le immagini delle alluvioni di Genova, delle Cinque terre e della Lunigiana. In pochi minuti, una colata di acqua e fango ha distrutto quanto costruito nel corso degli anni in quelle zone. Da più parti si è sentito dire che parte delle responsabilità è da attribuire alla mancanza di argini e altri interventi di manutenzione ordinaria».

Piena Po: Camposanto Vecchio a rischio inondazione?

«Ebbene, anche a Piacenza c'è una zona a rischio inondazione, per colpa dell'immobilismo e della burocrazia. L'argine del Po, nella zona di Camposanto Vecchio, è stato realizzato lasciando fuori la chiesetta e gli edifici accanto. Oggi, accanto alla Chiesa di Camposanto ristrutturata e rivitalizzata grazie a don Pietro Cesena, trovano anche sede il centro di accoglienza per le ragazze madri in difficoltà "Le querce di Mamre" gestito in collaborazione con la parrocchia di Borgotrebbia e il centro di documentazione ed educazione ambientale del Parco fluviale. Per proteggere le strutture a cui hanno contribuito il Comune di Piacenza, la Provincia di Piacenza assieme a Regione, Fondazione di Piacenza e Vigevano e altri partner, è stato deciso sin dall'inizio da parte dell'Agenzia interregionale per il fiume Po di realizzare un "arginello", una struttura di circa 120 metri che circondando l'area potesse proteggerla dal rischio inondazioni».

«Sappiamo però che la pratica è bloccata su qualche scrivania a Parma, senza tempi certi sulla realizzazione e nonostante ci siano già i finanziamenti e i progetti. All'interno del centro di accoglienza risiedono alcune mamme con i loro bambini che in questi giorni di emergenza vivono costantemente con la preoccupazione di una evacuazione improvvisa. Nelle foto scattate durante l'alluvione del 2000 si vede come l'acqua arrivasse al primo piano della struttura. Da notizie di stampa sembrava l'argine dovesse essere realizzato a metà del 2009: purtroppo son passati due anni e ora, nell'imminenza di un nuova piena del Po, dobbiamo ancora fare i conti con l'assenza di tempi certi per la messa in sicurezza».

(La prima foto risale alla piena del 2000, la seconda e la terza sono fotografie scattate in questi giorni. Nella terza dove c'è la recinzione di rete verde doveva essere realizzato il nuovo "arginello")

 

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