rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

«Troppo carico di lavoro in condizioni difficili», la polizia municipale in stato di agitazione

«Le condizioni della polizia municipale sono andate peggiorando negli ultimi cinque anni, c'è pressante bisogno di sicurezza e siamo impegnati su altre questioni non pertinenti. Dobbiamo dare una risposta all'amministrazione comunale»

Nell'ultimo lustro - affermano in una nota il segretario provinciale aggiunto Diccap Miriam Palumbo e il segretario provinciale Ugl autonomie locali Maurizio Libelli - le condizioni di lavoro del personale della polizia municipale sono andate peggiorando per una serie di fattori in relazione al rapido evolversi del contesto socio economico e politico, ad una sempre più ampia sfera di competenza, ad un considerevole aumento del traffico urbano ed extraurbano, ad una mole di interventi legislativi che costringono a continui e costanti aggiornamenti. Il pressante bisogno di sicurezza e legalità dei cittadini riconducibili in parte al cambiamento del contesto sociale (disagio di convivenza, microcriminalità, extracomunitari, esasperazione di banali problemi quotidiani) comporta una pressante richiesta di intervento da parte della polizia municipale anche per quelle questioni che non sono di pertinenza della stessa (ma piuttosto dei servizi sociali o di altri enti) ma a cui il personale sa di dover dare una risposta in quanto rappresenta la propria Amministrazione, trasmettendo al cittadino la percezione di essere adeguatamente preso in considerazione dal potere che egli ha eletto».

«Il carico di lavoro - continua la nota - che deriva dal solo primo intervento è già di per se notevole perché comporta una presenza costante ed attiva su tutto il territorio, se poi si considerano tutti i successivi espletamenti per portare a termine il lavoro ben si capisce come ci possa essere un effettivo sovraccarico che alla lunga crea all’interno del Corpo situazioni di disagio che possono compromettere l’efficienza e l’efficacia dell’azione. Il potersi muovere liberamente sul territorio è indice di una società in sviluppo, pertanto ben venga l’aumento della mobilità, questo però comporta enormi problemi di sicurezza stradale, anche in questo caso la polizia municipale è in prima linea per trovare soluzioni, per regolare situazioni di crisi, per prevenire e reprimere episodi e comportamenti che possono danneggiare la collettività, per proteggere la salute dei cittadini, per dare assistenza ai coinvolti negli incidenti stradali. Tale onere/onore va ad incidere sotto l'aspetto della salute fisica, infatti il contatto con gli agenti inquinanti, presidiando transenne o effettuando posti di controllo, provoca danni irreparabili alla salute così come evidenziato nella relazione medica stilata dal Prof. Aldo Piacenza Titolare della cattedra di malattie respiratorie dell'Università degli Studi di Siena, totalmente ignorata dall'attuale amministrazione comunale,  che ad ogni buon conto si allega per opportuna conoscenza, inoltre non va sottovalutato l'aspetto psicologico in quanto l'azione degli operatori si svolge spesso in un contesto conflittuale con gli utenti della strada, e un recente».

«Nonostante ciò la polizia municipale ha sempre più un ruolo determinante per il controllo reale del territorio in cui gli operatori non svolgono mera attività di segnalazione ad altri organismi, ma interagiscono ed intervengono  direttamente in prima persona diventando di fatto un punto di riferimento per il cittadino; a riprova di quanto affermato si rammentano le migliaia di richieste di intervento ricevute,  non solo per compiti istituzionalmente dovuti, ma anche e soprattutto per avere immediata e corretta risposta per la soluzione del vivere quotidiano ( es. diatribe di vicinato - problemi con animali ecc.) che, seppur marginali rispetto all'attività, potrebbero, se trascurati, degenerare in problematiche certamente maggiori riscontrando, in tal modo, un ruolo della Polizia Municipale sempre più rivolto verso la prevenzione che non verso la repressione. A fronte delle continue e pressanti richieste formulate dai propri associati, le scriventi OO.SS. indicevano per la giornata del 21 maggio 2014 assemblea dei lavoratori del Corpo di Polizia Municipale di Piacenza».

L'assemblea, all'unanimità, evidenziava criticità in merito all’adeguamento previdenza integrativa ex art. 208 cds, all’indennità di rischio, all’indennità di disagio, all’indennità di pronta disponibilità, alla riapertura della graduatoria del concorso per ispettori, alla commissione salute per la polizia municipale, alla mobilità esterna, all’assegnazione del personale, all’aumento della indennità di pubblica sicurezza, banca delle ore. «L'assemblea – continua la nota - poneva all'attenzione dei rappresentanti sindacali i problemi relativi alla sicurezza degli operatori nel corso delle attività che quotidianamente svolgono e al riconoscimento di tutti gli istituti contrattuali previsti dal CCNL, mai adeguati dall’attuale Amministrazione comunale. Dopo ampia e intensa discussione i rappresentanti sindacali dichiaravano chiusa l'assemblea la quale dava all'unanimità ampio mandato alle Segreterie Provinciali UGL e DICCAP SULPM di predisporre ogni azione ritenuta più idonea finalizzata alla soluzione di quanto esposto. Occorre rammentare, tuttavia, che le problematiche evidenziate più volte erano state portate a conoscenza dell’Amministrazione Comunale, sia durante le riunioni del tavolo tecnico che nel corso di molteplici incontri. In data 18 e 24 Luglio si sono tenuti due incontri con la delegazione trattante di parte pubblica durante i quali venivano date risposte, ancora una volta, parziali ed evasive, rimandando ulteriormente la parte economica al mese di settembre. Per quanto concerne la parte organizzativa del Comando, l’Amministrazione rispondeva negativamente rimandando il tutto dopo la nomina del nuovo Comandante. In merito ai presunti blocchi contrattuali/legislativi che impongono riduzioni di spesa del personale è da rilevare che le richieste avanzate complessivamente caricherebbero l’Ente di una spesa di circa 110.000 mila euro lordi per 130 operatori: tale somma corrisponde ad una parte di uno stipendio dirigenziale. Ne consegue che una razionalizzazione delle attuali risorse destinate alla dirigenza porterebbero al mantenimento dei patti di stabilità (tetto di spesa sul personale circa 25.000.000 di euro) ed al rientro nei parametri contrattuali dovuti alla polizia locale. Pur tenendo conto che l’Amministrazione comunale ha preso atto della specificità del ruolo della polizia locale non si è dimostrata disponibile ad accogliere nessuna delle richieste presentate: per quanto evidenziato si dichiara lo stato di agitazione dei Lavoratori della Polizia Municipale del Comune di Piacenza».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

«Troppo carico di lavoro in condizioni difficili», la polizia municipale in stato di agitazione

IlPiacenza è in caricamento