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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Argine di Po / Via Nino Bixio

Rimarrà il ponte provvisorio sul Po? Diverse vedute tra Piacenza e San Rocco

Per i lombardi "potrà essere utile tenerlo, anche per valorizzare l'area dell'Isolotto Maggi". Per Palazzo Mercanti "ipotesi assurda, costi gestionali esagerati e danni all'ambiente". Sabato scade contratto. Da Libertà

Il ponte provvisorio sul Po - viadotto galleggiante costruito per permettere il passaggio tra Lombardia ed Emilia Romagna subito dopo il tragico crollo del 30 aprile 2009 - andrà "in pensione" oppure no?

"APERTURA DI SAN ROCCO" - Quella che, precedentemente, sembrava un'ovvietà assodata, sta ora perdendo diversi crismi di certezza. E' il sindaco di San Rocco Giuseppe Ravera (scrive Libertà con un articolo di Michele Rancati) ad "auspicare" il mantenimento del ponte provvisorio, "almeno nella Bassa". "Expo 2015 darà la possibilità di valorizzare l'area golenale - spiega il primo cittadino -, e il collegamento con l'Isolotto Maggi sarebbe ideale, almeno per quanto riguarda la parte lombarda del ponte".

PIACENZA CONTRARIA - Del tutto contrario il parere dell'amministrazione piacentina, come più volte espresso dal sindaco Roberto Reggi. "Mantenere il ponte comporterebbe dei costi di gestione che non ci possiamo permettere - sottolinea l'assessore comunale alla Viabilità Pierangelo Carbone -, sarebbe un problema per la navigabilità del fiume e, inoltre, a lungo termine potrebbe danneggiare l'ecosistema dell'area verde".

Nel frattempo, sabato 8 gennaio scadrà il contratto con Solidus (sodalizio che ha realizzato la struttura), che, senza offerte concrete, da lunedì inizierà a smontare il viadotto.

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