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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Pontieri e Folgore si esercitano in Po: «Cosi spostiamo sull'acqua uomini e mezzi»

Esercitazione allo scalo piacentino che ha visto impiegato, oltre ai reggimenti ad alta specializzazione. Presente anche un plotone della 173ª Infantry Brigade Combat Team Airborne (USA) di stanza a Vicenza e il 3° Reggimento Savoia Cavalleria, con un Blindocentauro

«Lo scopo dell’esercitazione è quello di testare l’interoperabilità, cioè la capacità di lavorare insieme con militari di altre nazioni, tra reparti diversi e la mobilità di uomini e materiali». Sono soddisfatti i generali della brigata Genio, Pietro Tornabene, e della Folgore, Giovanni Iannucci, al termine dell’esercitazione Iguana che è terminata il 1 ottobre all’interno dello scalo Pontieri. Il 2° reggimento, con il neo comandante, il colonnello Daniele Bajata, ha infatti ospitato questo importante momento di formazione dell’Esercito.

Una esercitazione che ha visto impiegato, oltre ai reggimenti ad alta specializzazione. Presente anche un plotone della 173ª Infantry Brigade Combat Team Airborne (USA) di stanza a Vicenza e il 3° Reggimento Savoia Cavalleria, con un Blindocentauro.

«Importante - ha affermato Tornabene - è incrementare la capacità operativa dei reparti. Noi ci prepariamo sempre, sia in Italia sia all’estero, per svolgere i compiti che ci vengono assegnati laddove e come la nazione ci chiede di farlo».

Iannucci ha affermato che «la Brigata Folgore è nella Forza di reazione rapida della Nato. Per noi è fondamentale mettere insieme tutte le capacità e testarle. E’ vitale assicurare la mobilità delle unità in ogni condizione». In questo caso sono state integrate le capacità tattiche dei paracadutisti - che si addestrano spesso con le Forze Usa in Veneto - con quelle più tecniche dei genieri.

In particolare questa mattina, le sponde del Po hanno visto lo sbarco di paracadutisti italiani e americani, trasportati sui barchini dei Pontieri, che hanno assicurato l’attracco di un Pgm (Ponte galleggiante motorizzato) che trasportava un Blindo Centauro. E’ stato poi simulato uno scontro a fuoco in un centro abitato (all’interno dei capannoni del Genio) dove sono stati sparati colpi a salve.

I pontieri continuano dunque la loro attività dopo che, nei giorni scorsi, erano intervenuti in aiuto degli abitanti di Roncaglia, la frazione colpita dall’esondazione del torrente Nure della scorsa settimana.

Esercitazione in Po ©Gis/ilPiacenza

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