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Cronaca Monticelli d'Ongina

«Portiamo turisti e muoviamo l'economia locale. Non chiamateci "predoni del Po"»

A San Nazzaro l'associazione motonautica dilettantesca San Nazzaro, la New nautica e la società Waller-Welt di Mantova si sono unite riuscendo a portare sul Grande Fiume qualche centinaio di turisti in pochi mesi. La presenza costante di pescatori regolari è un ottimo deterrente per chi invece il fiume lo vuole sfruttare e basta

A San Nazzaro di Monticelli da sei mesi l'associazione motonautica dilettantesca San Nazzaro, la New nautica e la società Waller-Welt di Mantova si sono unite riuscendo a portare sul Grande Fiume, nel tratto piacentino, qualche centinaio di persone a pescare. Un sodalizio che giova alle tre realtà, al Po e alle attività presenti sul territorio ma soprattutto la presenza costante di pescatori regolari è un ottimo detterente per chi invece il fiume lo vuole sfruttare e basta. E' una vecchia regola: più un luogo non lo si frequenta e più diventa terra di nessuno e allora a essere definiti "predoni del Po" le persone che invece creano indotto all'economia locale e che si divertono sulle sponde del fiume, non ci stanno.

A dirlo a gran voce i titolari delle tre realtà che collaborano quotidianamente con i volontari di Arci Pesca che instancabili e con pochissime risorse pattugliano le nostre acque: «La Waller-Welt di Marcus Eule organizza gruppi di pescatori che per due o tre giorni consecutivi pescano, in regola. Si divertono, pagano per questo. E' una forma di turismo molto praticata e che attira moltissime persone. I pesci autoctoni vengono ributtati subito in acqua, gli altri, per intenderci i siluri vengono portati nei bacini d'acqua ad hoc. L'associazione motonautica dilettantesca San Nazzaro fornisce ai clienti l'attracco mentre la New Nautica l'assistenza tecnica». 

«Tutto in regola, tutto tracciabile e tutto svolto come prevede la normativa. Non è corretto essere paragonati ai predoni dell'Est: noi il Po lo amiamo, siamo nati e cresciuti in questo luogo e abbiamo il dovere morale di prendercene cura - continuano -.I gruppi di pescatori sportivi stanno fuori di notte e chi meglio di loro può rappresentare un deterrente per i criminali senza scrupoli di cui si è tanto scritto? Le sponde del fiume nel tratto piacentino, ma la situazione è simile nelle altre province, sono frequentate da anni solo da persone straniere, adesso, da qualche mese sono tornati anche pescatori italiani che hanno preso coraggio e le "incursioni" dei Lipoveni sono drasticamente diminuiti. Un caso? No». 

«Ci chiamano, ci segnalano situazioni sospette, ci aiutano, ci prestano le loro barche per vigilare. Ingiusto e scorretto farli passare per delinquenti. Noi volontari non abbiamo tante risorse, la benzina e le barche scarseggiano, siamo grati a queste persone che amano il fiume così come lo amiamo noi. Grazie a loro, tante volte siamo riusciti a sequestrare reti e a sanzionare pescatori irregolari. I clienti della Waller-Welt non stanno solo in acqua ma alloggiano negli hotel della zona, mangiano nei ristoranti, e frequentano i bar nelle vicinanze, muovendo l'economia del posto, si divertono e aiutano le guardie piscatorie volontarie. Già c'è molta confusione sulle normative vigenti che cambiano da regione a regione, non conviene a nessuno farne altra e sopratutto creare allarmismi inutili». Concludono i volontari di Arci Pesca. 

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