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Cronaca Via Camillo Benso Conte di Cavour

«Genitori e insegnanti rivolgetevi alla polizia». Accertamenti al Gioia

Proseguono le indagini della squadra mobile sull'insegnante arrestato al Romganosi per le molestie alle sue studentesse minorenni. L'appello della madre della vittima e della polizia: «Se sapete qualcosa, allora parlate»

Proseguono le indagini della sezione minori della squadra mobile per raccogliere altre testimonianze a carico di P.V., l’insegnante piacentino di 46 anni arrestato la scorsa settimana con la gravissima accusa di aver avuto rapporti sessuali con una sua studentessa di 14 anni in cambio di un occhio di riguardo sul suo rendimento scolastico. L’uomo, che è pesantemente sospettato di essere un “seriale” e di  aver tenuto lo stesso comportamento anche con tante altre sue studentesse negli ultimi vent’anni di insegnamento, è ancora in carcere alle Novate. 

La polizia, grazie anche al primo appello lanciato in occasione del suo arresto, in questi giorni ha avuto la possibilità di ascoltare una quindicina di altre studentesse, tutte tra i 14 e i 15 anni, che hanno confermato il modo di agire dell’insegnante. Quello stesso modo di agire che aveva tenuto anche con la piacentina di 14 anni con cui aveva un relazione sessuale. Ma intanto la questura lancia un nuovo appello, rivolto non solo alle vittime o ai genitori, ma soprattutto questa volta agli insegnanti: «Se siete a conoscenza di fatti relativi a quest'uomo, eventuali atteggiamenti che possa vere tenuto a scuola negli anni precedenti, contattateci».
 

VIDEO - L'INTERVISTA ALLA MADRE DELLA 14ENNE ADESCATA DAL PROF AL ROMAGNOSI

Il riferimento è in particolare ai docenti e al personale del Liceo Gioia, la scuola dove il 46enne ha insegnato negli ultimi dieci anni prima del trasferimento al Romagnosi: «Se sapete qualcosa, è meglio che veniate voi in questura prima che siamo noi a rintracciarvi e a convocarvi». La polizia conferma infatti: «Abbiamo iniziato ad acquisire elementi anche al Liceo Gioia, dove sospettiamo che l'indagato abbia commesso altri reati simili intrattenendo lo stesso tipo di rapporti con le studentesse».

Intanto parla la madre della 14enne molestata dall'insegnate: «Su quell'uomo non voglio dire nulla - dice con amarezza la donna, piacentina - mentre invece faccio anche io appello alle altre ragazze e studentesse: denunciate tutto alla polizia. Penso che tante altre ragazze siano state coinvolte. Magari non così gravemente e pesantemente come mia figlia. Il mio appello è anche agli altri genitori: che non si sentano intimoriti o impauriti a rivolgersi alla polizia, ma che vengano a denunciare per dare aiuto a queste ragazze. Queste cose ti traumatizzano e le ragazze devono essere aiutate. Mia figlia sta bene, ma non si rende ancora conto. Sa le cose un po' filtrate, ma sta bene».
 

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