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Cronaca Gossolengo

Profughi a Caratta? Ghillani: «Scelta demenziale»

Il primo cittadino di Gossolengo commenta l'ipotesi di portare i profughi nella frazione Caratta. «E' una località con 30 residenti, senza collegamenti e senza servizi. Non ci sono le prospettive per ospitarli: siamo contrari a questa idea»

In seguito alla visita elettorale del segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini - avvenuta nella mattina del 21 novembre - nella frazione di Caratta, dove la prefettura sta avanzando l’ipotesi di accogliere alcuni profughi, l’amministrazione comunale di Gossolengo ribadisce la sua posizione sulla vicenda. «A fronte di continue sparate elettorali – precisa il sindaco di Gossolengo Angelo Ghillani - volevo ricordare che il problema dei profughi non è nè di sinistra nè di destra. È un problema di sicurezza degli abitanti. La località Caratta ha una trentina di residenti, di conseguenza non può sopportare un numero di profughi di un certo tipo. Come amministrazione comunale ribadiamo che siamo assolutamente contrari alla presenza dei profughi nella nostra frazione. Stiamo seguendo la vicenda con la prefettura, lunedì c’incontreremo proprio per discutere del problema e capire i loro orientamenti nei nostri confronti. Alla luce di quanto ci verrà riferito, prenderemo posizione come amministrazione comunale. In questo momento momento posso solo dire che siamo contrari al fatto che vengano a Caratta: è una località troppo piccola, ci sarebbero ricadute enormi in materia di sicurezza e tessuto economico. La località non ha molti servizi e collegamenti con Gossolengo e Piacenza, mi sembra di portarli in un posto senza troppe prospettive di movimento. Accoglierli in un luogo del genere, in queste condizioni, mi sembra una scelta demenziale. Trarremo le nostre conseguenze se continueranno nella proposta: per ora il prefetto ci ha riferito che è solo un ipotesi, ancora da valutare».

IL PD PREOCCUPATO PER L’ATTEGGIAMENTO DELLA PREFETTURA

«Il Partito Democratico di Piacenza esprime sconcerto e preoccupazione per come la Prefettura sta gestendo, in maniera arbitraria e senza una leale e doverosa concertazione, una questione delicata come quella del l'allocazione dei profughi, con particolare riferimento all'eventuale trasferimento a Caratta di una ventina di profughi. La ridda di voci e di strumentalizzazioni che si è registrata in questi giorni intorno a questa vicenda è sintomatica di come la Prefettura non stia in questo momento coinvolgendo i sindaci dei territori interessati, compiendo ingerenze e prendendo posizioni contro l'interesse dei cittadini. Caratta ha 25 residenti; è inimmaginabile pensare che possano essere ospitati venti profughi in un territorio che si appoggia al capoluogo per tutti i servizi più essenziali. Il Pd chiede urgentemente al Prefetto che venga nuovamente convocato un tavolo con i sindaci dei territori coinvolti affinché vengano garantiti il giusto coinvolgimento e la pianificazione dell'accoglienza per evitare di correre il rischio che certe operazioni vengano imposte senza una verifica della fattibilità. Il Partito Democratico disconosce le reali ragioni di certe decisioni. Di sicuro hanno poco a che fare con i reali motivi di soccorso e accoglienza verso le popolazioni più deboli».

Callori: «Dov’era il Pd quando la prefettura ha effettuato i sopralluoghi?»

«Se il Pd esprime sconcerto – dichiara Fabio Callori (Forza Italia) - su come si sta gestendo la questione dell'arrivo dei profughi a Caratta, io non posso che esprimere sconcerto per come il partito di riferimento della Regione arrivi sempre un passo dopo gli altri. Dove era il Pd, che vanta parlamentari e sottosegretari al Governo, quando la Prefettura ha effettuato i sopralluoghi bypassando i sindaci del territorio? Dov'era quando gli stessi sopralluoghi sono stati effettuati all'aeroporto di San Damiano per il progetto di accoglienza di 800 profughi? Sono mesi che stiamo portando avanti la battaglia contro la chiusura dell'aeroporto. "Illazioni e strumentalizzazioni elettorali" la risposta fino a ieri del Partito Democratico. Cosa è cambiato oggi? Sconcerta pensare che sia cambiato solo il tempo che ci separa dalle urne».

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