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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Carpaneto Piacentino / Via Roma

Profughi caduti da un carro agricolo a Rezzano: lavoravano in nero nei campi di pomodori

Un agricoltore di Carpaneto è stato denunciato per aver impiegato nella sua azienda 12 richiedenti asilo: li trasportava con un rimorchio sul luogo di lavoro. Il 28 agosto tre stranieri erano caduti dal mezzo rimanendo gravemente feriti

La collaborazione tra la polizia stradale, i carabinieri dell'ispettorato del lavoro, la direzione territoriale del lavoro, Inps e Inail ha permesso di chiudere, dopo quattro mesi, le indagini in seguito al grave incidente stradale avvenuto il 28 agosto 2015 a Rezzano di Carpaneto, in cui tre persone erano rimaste gravemente ferite. 

Poco dopo le 7 del mattino da un rimorchio agricolo pieno di cassette di legno per la raccolta dei pomodori e trainato da un trattore sulla provinciale 14 all'altezza di Rezzano di Carpaneto, erano caduti dieci stranieri, tre dei quali poi erano stati travolti da un furgone che stava arrivando. Uno di questi aveva riportato gravissime lesioni ed era stato trasportato all'ospedale maggiore di Parma. Nell'affrontare una curva il rimorchio si era inclinato facendo cadere sull'asfalto gli stranieri e il carico. 

La dinamica raccontata da alcuni testimoni non aveva convinto gli agenti della polizia stradale che hanno voluto vederci chiaro. All'arrivo dei poliziotti infatti il rimorchio non c'era più, le cassette di legno erano state buttate in un canale, degli stranieri non feriti non era rimasta nemmeno l'ombra e il conducente si era dileguato, al suo posto il fratello che aveva dichiarato di essere alla guida al momento dell'incidente.

IMG_1149-2Le scrupolose indagini, che hanno rivelato una perfetta sinergia tra forze dell'ordine e enti per la tutela del lavoro, hanno permesso di scoprire quello che era avvenuto realmente. Il titolare di un'azienda agricola di Carpaneto, un 60enne piacentino, dai primi di agosto del 2015 aveva reclutato una decina di richiedenti asilo ospitati in tre strutture del nostro territorio, per far loro raccogliere uva e pomodori nei suoi campi. I ragazzi, provenienti dalla Nigeria e dal Gambia tutti di età compresa tra i 20 e i 30 anni, raggiungevano l'azienda agricola in bicicletta di prima mattina, il 60enne li faceva salire sul rimorchio e li portava a lavorare: 90 centesimi per ogni cassetta riempita di pomodori o 5 euro all'ora se invece raccoglievano l'uva.

Tutto senza un normale contratto di lavoro e infrangendo la legge che vieta il lavoro ai richiedenti asilo nei primi sei mesi della permenenza sul territorio in attesa del permesso di soggiorno o della protezione. Ed è proprio durante il trasporto degli stranieri in un campo che era avvenuto l'incidente. Messo alle strette al comando della Stradale di via Castello che il titolare dell'azienda ha raccontato tutto e di essersi allontanato dopo lo scontro, di essre stato coperto dal fratello e di aver voluto depistare le indagini. E' stato quindi denunciato per omissione di soccorso e fuga in seguito a lesioni, inoltre è stato denunciato per aver  impiegato 12 lavoratori in nero (due in più rispetto a quanto si pensava all'inizio) e sanzionato con una multa da 62mila euro più altri seimila per evasione. Infine è stato anche denunciato per omessi versamenti contributivi all'Inps e omesse ritenute a carico dei lavoratori. 

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