Prostituzione cinese, sequestrato un appartamento in città. Tre denunce
Due cinesi e un italiano denunciati è il bilancio di una nuova operazione della Polizia municipale contro la prostituzione. L’indagine ha portato anche, per la prima volta, la procura a sequestrare ai fini della confisca l’appartamento dove giovani donne cinesi si prostituivano e che si trova nell’area tra viale Dante e via Boselli
Due cinesi e un italiano denunciati è il bilancio di una nuova operazione della Polizia municipale contro la prostituzione. Ma l’indagine ha portato anche, per la prima volta, la procura a sequestrare ai fini della confisca l’appartamento dove giovani donne cinesi si prostituivano. Una casa, che si trova nell’area tra viale Dante e via Boselli, e che è di proprietà di un dipendente comunale. I tre sono stati denunciati per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
L’operazione è scattata nei giorni scorsi, dopo un lungo lavoro di indagine da parte della Squadra di polizia giudiziaria della Municipale fatta di pedinamenti, intercettazioni, controlli e vaglio di documentazione. Un’attività che vede gli inquirenti della Polizia municipale in prima linea nel contrasto allo sfruttamento della prostituzione e che spesso ha anche contribuito a togliere dalla strada ragazze sfruttate, vessate e picchiati dai loro aguzzini.
Le due cinesi, secondo le prime indiscrezioni, rappresentavano una miniera d’oro per gli sfruttatori. Al prezzo di circa 50 euro a prestazione, le donne dovevano soddisfare numerosi clienti ogni giorno. Le persone che frequentavano l’appartamento erano infatti decine, sia piacentini sia uomini provenienti da province limitrofe. La pubblicità era assicurata grazie alle inserzioni.