rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

«Ci hanno provocato in tutti i modi, denunceremo le responsabilità di Ikea»

Dopo un'assemblea il sindacato dei Cobas che rappresenta alcuni dei lavoratori dell'Ikea in sciopero ha deciso per il volantinaggio nei negozi della multinazionale e per la denuncia anche all'Ispettorato del lavoro

«Ci hanno provocato e noi non abbiamo ceduto. Volevano lo scontro e allora noi ce ne siamo andati», così Aldo Milani coordinatore nazionale del sindacato autonomo Si Cobas commenta la decisione da parte dei facchini, da giorni in sciopero davanti al magazzino centrale, di scegliere un altro modo di protestare contro Ikea e di "togliere" il blocco lasciando passare i camion e i lavoratori che volevano entrare.

LA REAZIONE DI CGIL, CISL E UIL: «COBAS IRRESPONSABILI»

LA PROTESTA ALL'IKEA: TUTTA LA VICENDA, FOTO E VIDEO

L'INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA COOP SAN MARTINO MARIO SPEZIA

E' quasi una settimana infatti che un gruppo di facchini presidia l'hub del magazzino della multinazionale svedese impedendo ai camion di entrare negli orari previsti. Al loro fianco sempre i Cobas. Ce l'hanno con il consorzio Cgs che riunisce le cooperative che gesticono 350 persone all'interno di Ikea.

Denunciano il mancato rispetto del contratto nazionale, buste paga non regolari e contratti non regolamentari. Così Aldo Milani: «I lavoratori si battono per il reintegro di tutti nell'azienda e per avere l'apertura di un tavolo con le cooperative, perché non ci siano discriminazioni tra chi prende 500 euro e altri che fanno gli straordinari e portano a casa salari inconsistenti. Dall'incontro di giovedì sono uscite prima, delle generiche promesse, da parte dei dirigenti Ikea, poi, quando i lavoratori hanno ripreso il blocco degli automezzi, hanno fissato un incontro dove, avevano promesso, che ci sarebbero stati insieme a noi e le cooperative. E invece non hanno chiamato, non ci hanno contattato, e noi dopo una riunione abbiamo deciso di cambiare tattica: volantinaggio all'interno dei negozi Ikea in Lombardia, ma non solo, per denunciare le responsabilità della multinazionale in queste pratiche poco chiare che riguardano i loro lavoratori, come quella della chiamata dell'operaio giorno per giorno, è una cosa che non c'è più dai tempi del Fascismo».

Oltre alla lotta direttamente sul campo quindi si è deciso per il volantinaggio e per la denuncia anche all'Ispettorato sul lavoro. E ancora Milani: «Si è cercato di dipingerci come dei violenti facinorosi, quando invece le cooperative ci hanno provocato in tutti i modi facendo anche arrivare macchinate di gente fatte passare per lavoratori di Ikea ai quali noi avremmo impedito l'accesso al lavoro. Non è una questione di ordine pubblico, la nostra è una battaglia per i diritti dei lavoratori».

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

«Ci hanno provocato in tutti i modi, denunceremo le responsabilità di Ikea»

IlPiacenza è in caricamento