La protesta di due nonni: «Vogliamo giustizia per nostro nipote e sua madre»
Davanti al Tribunale con un cartello, Elena ed Enrico accusano i servizi sociali del Comune di non aver fatto rispettare una sentenza del giudice. “Il figlio è in Germania ma la madre lo ha saputo solo dalle assistenti sociali”
“Chiediamo giustizia. Vogliamo che i Servizi sociali applichino la sentenza del giudice”. E’ la toccante protesta di due nonni che questa mattina hanno stazionato davanti al Tribunale. Nonno Enrico aveva appeso al collo un cartello: “Figli contesi Una madre con i nonni da sette anni aspettano invano giustizia”. E nel mirino dei due pensionati sono finiti i Servizi sociali del Comune che non attuerebbero la sentenza del giudice. L’ultima, tre in totale i pronunciamenti, affida il ragazzo ai Servizi sociali, colloca il ragazzo presso il padre e dà la possibilità alla madre di vederlo. Anche se, sottolineano i nonni, la mamma lo vede ben raramente.
Il ragazzo, che oggi ha 15 anni, si trova - hanno raccontato i nonni - in Germania “ma come ha fatto ad arrivarci non si sa”. La figlia dei due è separata dal marito da sette anni. La delicata, e complessa, vicenda si complica ancora di più quando si arriva all’ultima sentenza. I legali delle due parti - l’avvocato Giuseppe Scaglia per la madre e l’avvocato Mauro Pontini per il padre - si incontrano e provano a stabilire un primo contatto “ma nostra figlia si è rifiutata di vedere il proprio ragazzo in un ristorante”. Un altro aspetto che lascia stupiti è che la madre ha saputo che il 15enne era in Germania dai Servizi sociali. La difesa del padre, però, sottolinea che il ragazzo non sta affatto male con il padre e che si trova in Germania per una vacanza studio, mentre la madre non vive più a Piacenza da tempo.
Come spesso accade in queste vicende, gli animi si scaldano e si arriva a uno scontro frontale. “Non crediamo più nella giustizia” hanno detto i nonni, che tra pochi giorni partiranno per la Sardegna, dove vivono. Secondo loro, ci sarebbero pressioni del padre sul ragazzo per convincerlo a stare con lui anche “se il figlio vorrebbe stare con la madre con la quale ha più volte detto di trovarsi bene”.