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Cronaca Le Novate / Strada delle Novate

Protesta Cgil-Ugl alle Novate: al personale tolti giorni di ferie

I sindacati della polizia penitenziaria di Piacenza (Cgil e Ugl) da questa mattina alle 8 hanno dato vita a un sit-in davanti all'ingresso delle Novate: "Ci hanno tolto all'ultimo momento 5 giorni di ferie per mancanza di personale, non cediamo"

"La nostra non è una protesta, ma una critica aspra contro la direzione del carcere di Piacenza". I sindacati della polizia penitenziaria di Piacenza (Cgil e Ugl) da questa mattina alle 8 hanno dato vita a un sit-in proprio davanti all’ingresso del carcere in via delle Novate. E sono pronti - affermano - a organizzare anche un presidio notturno, sempre davanti al portone d’ingresso del penitenziario piacentino. Accusano la direzione di aver agito i maniera “unilaterale” nella revoca di un piano ferie “che era già stato affisso in bacheca, e sul quale ci eravamo già organizzati con le nostre famiglie”.

"IL RIPENSAMENTO" SULLE FERIE - Il ripensamento dell’amministrazione sarebbe avvenuto di recente per ovvi motivi organizzativi e di mancanza di personale per coprire i turni durante il periodo estivo, ma i sindacati puntano il dito sulla tempistica: “Invece di toglierci i venti giorni di ferie promessi e farcelo sapere alla fine di maggio - dicono in sintesi i sindacati della Penitenziaria - ci si doveva sedere prima intorno a un tavolo, magari già in marzo, e parlarne insieme. Adesso è tardi”. “Critichiamo aspramente la posizione che i dirigenti hanno preso nei nostri confronti - affermano i sindacati - hanno disatteso le aspettative di tutto quel personale che durante l'anno attende il periodo di ferie con passione perché durante i mesi si dà l'anima per questo servizio. Ancora una volta il direttore e i nostri dirigenti hanno saputo allontanare ancora di più i lavoratori e le organizzazioni sindacali.

"NON E' GIUSTO" - La direzione ha dimostrato ancora una volta di prendere posizioni in maniera unilaterale. Noi portiamo la voce dei lavoratori che stanno soffrendo per questa presa di posizione” “Non ci pare giusto che la direzione ritratti le decisione che già aveva preso - proseguono - aveva già affisso in bacheca il piano ferie estivo, riconoscendo al personale 20 giorni di ferie. Adesso si è resa conto di non poter concedere a tutti quanti questo periodo e ha ritrattato. Contestiamo proprio questo, di aver tenuto fuori le organizzazioni sindacali prendendo unilateralmente questa posizione. Avrebbe potuto convocarci prima e dire "non ce la faccio" e avremmo potuto venirci incontro. Non adesso, siamo in ritardo, abbiamo le ferie prenotate, il 90 per cento dei lavoratori proviene dal sud e ne approfitta per tornare a casa dalle famiglie”.

“Perché la direzione non si è accorta per tempo di questo problema? - concludono i sindacati - Perché non ci ha convocato in marzo invece che alla fine di maggio? Il personale ha già prenotato le ferie, e quello in attesa di prenotazione non sa che posizione assumere con la propria famiglia perché l'incontro con i sindacati è stato convocato "comodamente" il 23 maggio; per discutere appunto del piano ferie e dei carichi di lavoro. Quindi oggi siamo qui a rivendicare i venti giorni di ferie come la stessa direzione aveva già affisso in bacheca con ordine di servizio. Su questo non siamo disposti a fare marcia indietro.”

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