rotate-mobile
Cronaca Barriera Milano / Via Garibaldi

Provincia: bisogna abbattere i passaggi a livello

Via le sbarre dei passaggi a livello in almeno 10 intersezioni del territorio piacentino. Questa la richiesta di RFI, Rete ferroviaria italiana alla Regione Emilia Romagna. L'assessore provinciale ai trasporti Calza: risparmio di tempo e di denaro e maggiore sicurezza per viabilità e mobilità. Fra 15 giorni la lista completa delle sbarre da eliminare

Eliminare una decina di passaggi a livello sulla linea ferroviaria Piacenza – Alessandria – Torino. Questo il progetto delle Ferrovie dello Stato che sta valutando la possibilità di togliere le intersezioni tra strada ferrata e strada carrozzabile.

Nella provincia di Piacenza sono una decina i passaggi a livello interessati: nei comuni di Rottofreno, Sarmato e Castelsangiovanni. Via le barriere per Trenitalia, ma prima occorre istituire un confronto con i Comuni interessati.

Ieri a via Garibaldi, primo incontro di una serie, fra l'assessore provinciale ai trasporti Patrizia Calza e i rappresentanti dei comuni interessati. Così, già sono sorte le prime difficoltà su un precedente progetto di abbattimento delle sbarre, relativo al 2004. Alcune delle soluzioni proposte 5 anni fa, nell'incontro di ieri è emerso che non sono più percorribili, per le modifiche nel frattempo intervenute nel quadro urbanistico delle zone interessate.
  Eliminare i passaggi a livello significa velocizzare il tranisto ferroviario e rendere più sicura la circolazione stradale  

Si inizierà daccapo a trovare soluzioni alternative. Certo è che per le Ferrovie, devono sparire le intersezioni con le rotaie lungo la provinciale per Calendasco, all'interno dell'abitato di S. Nicolò e all'altezza del supermercato il Gigante, insieme ai quattro passaggi a livello del comune di Rottofreno, i tre che ricadono nel comune di Sarmato e quello sulla strada comunale per Fontana Pradosa, nel comune di Castelsangiovanni.

“Fra 15 giorni faremo pervenire alla Regione l'elenco completo dei passaggi a livello della linea,  quali potrebbero essere quelli da eliminare e con quale alternativa” spiega l'assessore ai trasporti Patrizia Calza. Proprio perchè al posto di alcune di queste sbarre potrebbero essere realizzati dei sottopassi, altrove dei cavalcavia o, in altri casi, il passaggio a livello potrebbe semplicemente essere chiuso. Su alcune strade, spiega ancora l'assessore “l'eliminazione del passaggio a livello può essere fatta senza creare disagi alla viabilità”.

Il perchè RFI abbia deciso di “tagliare” i passaggi, si ipotizza facilmente. “Eliminare dei passaggi a livello” continua Patrizia Calza “significa velocizzare il transito dei treni”. Risparmio di tempo, certo, ma anche in termini di costi di gestione, perchè si soprassiede sul personale che manovra i meccanismi delle sbarre.

E non ultimo, la pubblica sicurezza: “eliminare i passaggi a livello significa avere meno problemi di sicurezza, per i pericoli connessi con il passaggio”, conclude l'assessore.

Assessore, d'accordo sull'utilità dell'eliminazione. Ma il territorio, in concreto, ne soffrirà o trarrà vantaggio?

Interventi infrastrutturali alternativi, come cavalcavia o sottopassi, possono rivelarsi strumenti utilissimi alla mobilità cittadina. Si eliminano gli sprechi di tempo e le code, che necessariamente si creano se una sbarra è chiusa per far passare il treno. Le faccio un esempio, anche se non ricade nei comuni interessati dalla linea Piacenza - Alessandria – Torino: Villanova, ha nel suo comune qualcosa come 11 passaggi a livello. La cittadinanza ha più volte dichiarato la problematicità di questo “recinto”. Si tratta di un territorio chiuso dentro una serie di attraversamenti che pongono anche un problema di transitabilità in caso di emergenza.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Provincia: bisogna abbattere i passaggi a livello

IlPiacenza è in caricamento