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Cronaca

Non cercano nulla, non studiano e non lavorano: a Piacenza i "Neet" sono il 15%

Il presidente della Provincia Massimo Trespidi illustra l'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile e i contributi verso 15 Comuni per i lavori socialmente utili. Coinvolti 71 giovani e 63 imprese del nostro territorio

Sono stati presentati nella sala giunta dell’ente di via Garibaldi i due bandi promossi dalla Provincia di Piacenza a favore dell’occupazione. Si tratta di due interventi per un totale di 410mila euro che la Provincia ha stanziato nel corso degli ultimi mesi. «Questa è una parte – spiega il presidente Massimo Trespidi – di un 1 milione e 200mila di contributo che l’amministrazione negli ultimi 5 anni ha messo in campo nel settore del lavoro». Il “Bando giovani” riguarda un contributo di 350mila euro per imprese che si impegnano ad assumere giovani tra i 29 e i 34 anni a tempo indeterminato. Hanno aderito al bando 63 aziende del nostro territorio e 71 sono i lavoratori coinvolti. Oltre a questo bando la Provincia ha stanziato negli ultimi mesi anche un contributo di 60mila euro a favore dei Comuni piacentini, sotto due diverse modalità.

«Abbiamo – spiega il presidente Trespidi, accompagnato alla dirigente Manuela Moreni e a Scilla Fagnoni – realizzato un bando nuovo, innovativo, attivato per la prima volta, utile in questa fase particolare di crisi a sostegno dei Comuni: stiamo parlando di lavori socialmente utili o lavoro accessorio (con voucher). Il primo è un contributo che mettiamo a disposizione per i comuni che intendono aiutare lavoratori in difficoltà che vogliono impegnarsi in lavori socialmente utili. È un ottimo risultato per il bando, essendo la prima volta per questo intervento sperimentale: ci sono tutte le condizioni per continuare. È un’attività che consente di aiutare i lavoratori in disagio e i comuni stessi che fanno fatica a svolgere determinate attività con le risorse a disposizione». Per i lavori socialmente utili hanno partecipato i comuni di Fiorenzuola, Morfasso e Nibbiano. Per i contributi voucher sono stati coinvolti Alseno, Carpaneto, Castelvetro, Gropparello, Lugagnano, Monticelli, Morfasso, Piozzano, Podenzano, Pontenure, Villanova, Ziano, Fiorenzuola, Nibbiano.

«Ci tenevo a sottolineare – descrive gli interventi il presidente - l’importanza dei due interventi perché è un contributo ulteriore della Provincia sul tema del lavoro, in particolare a favore dei giovani. Si tratta di lavoro a tempo indeterminato, un aiuto alle imprese, uno stimolo ad assumere. Ci rendiamo conto che lo sviluppo del lavoro dipende solo dalla creazione di lavoro. Noi però facciamo una politica attiva a favore del lavoro, non solo un sostegno. In 5 anni l’amministrazione provinciale ha fatto uno sforzo importante verso questo sistema: 1 milione e 200mila euro non sono pochi».

«Nel 2013 i giovani - Trespidi ha illustrato alcuni dati relativi al territorio piacentino - hanno riscontrato forti difficoltà a entrare nel mondo del lavoro. Ci troviamo di fronte a una disoccupazione del 30% tra i giovani compresi dai 15 e i 24 anni. Tra i 25 e i 34 anni il dato si attesta al 9%, mentre gli over 35 hanno un tasso più contenuto: il 6%. Il calo delle opportunità occupazionali si riflette nei tassi di occupazione. Tra gli under 25 è sceso notevolmente il dato, passando dal 29% al 19% nel quinquennio 2008-2013.  Tra la fascia d’età 25-34 anni nell’ultimo anno il tasso di occupazione è al 74%, il livello più basso di sempre». Ci sono anche i giovani “Neet” – “not in education, employed or training” – ovvero che non cercano nulla, non studiano e non lavorano. «In Italia abbiamo livelli alti – spiega Trespidi - nel 2013 erano 2 milioni e 400mila. In Emilia Romagna è al 19%, si stima che a livello provinciale la quota sia attorno al 15%.  Questa cifra ci porta sotto la media nazionale e regionale, però è comunque un dato preoccupante. La Regione ci risulta avere anche tra i più alti tassi di dispersione scolastica».

Il 30 settembre scadeva la presentazione dei bandi, a fine mese il quadro sarà chiaro.Trespidi ricorda inoltre che sono ancora aperti due bandi fino al mese di aprile 2015: uno da 250mila euro dedicato a uomini e donne in situazioni di difficoltà lavorative (licenziati, in mobilità, cassaintegrati) e 190mila per i giovani sopra i 29 anni.

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