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Cronaca Morfasso / Via Roma

«Abbiamo effettuato tentativi di rianimazione seguendo il protocollo»

Riceviamo e pubblichiamo la replica della Pubblica Assistenza di Bore (Parma) che vuole precisare le dinamiche del soccorso al ciclista morto nell’incidente del 26 luglio a Morfasso. L’incidente era stato discusso durante la riunione del Comitato a difesa della guardia medica di Morfasso

«Chiediamo – spiega in una nota la Pubblica Assistenza di Bore (Parma) - uno spazio di replica al servizio apparso sulla vostra testata in data 28/07/2014 con titolo “Guardie Mediche, nasce un comitato di cittadini del distretto di Levante”. La nostra vuole essere una mera nota per fare chiarezza sulle dinamiche del soccorso che, nel servizio apparso sul quotidiano, consideriamo imprecise. Anzitutto ci uniamo al dolore dei familiari per la perdita così traumatica. In seguito vogliamo precisare vari aspetti, per correttezza, senza entrare in merito a considerazioni politico- amministrative dell’Ausl di Piacenza. Come da relazione del medico di guardia quel giorno, il ciclista purtroppo è deceduto sul colpo per morte cerebrale immediata in seguito al violento e destruente trauma cranico di per se incompatibile con la vita. I ripetuti tentativi di rianimazione cardio-polmonare (RCP) sono stati eseguiti dal medico unitamente ai militi del nostro equipaggio, seguendo i protocolli internazionali con la finalità dell'eventuale donazione organi. Non vi era motivo medico alcuno per l'utilizzo di defibrillatore (disponibile ed in dotazione). Una precisazione sulle tempistiche dell’intervento: la guardia medica in servizio a Bore quel giorno è intervenuta sul luogo dell’evento, partendo dalla sede di Via Roma in Bore in meno di dieci minuti. L’ambulanza è arrivata dopo venti minuti per far fronte al soccorso della moglie del ciclista che ha riportato vari danni minori ed è stata ospedalizzata. Si è deciso in collaborazione con la Centrale Operativa del 118 Parma Soccorso di non interpellare l'elisoccorso (pronto ad intervenire) in quanto non sarebbe stato di alcuna utilità nella situazione. Ultimo ma non ultimo: il territorio di competenza sanitaria dell'incidente ricadeva su Bore per convenzione pur trovandosi in provincia di piacenza e nulla ha a che vedere con l’Ausl di Piacenza. L'iter decisionale e la pianificazione dei soccorsi fa capo a 118 Parma Soccorso».

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