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Cronaca

«Quello che lo Stato fa contro la Mafia non è ancora abbastanza». Rita Borsellino incontra gli studenti

Incontro a palazzo Gotico tra gli studenti piacentini e la sorella del magistrato Paolo Borsellino nell'ambito del progetto Concittadini

«Lo stato non fa mai abbastanza per combattere la criminalità organizzata. Lo vediamo tutti che purtroppo la mafia è ancora viva». Sono le parole di Rita Borsellino, che nella mattinata di venerdì 9 maggio ha raggiunto il Municipio in piazza Cavalli per incontrare gli studenti che aderiscono al progetto Concittadini e Libera, associazione anti-mafia fondata da don Luigi Ciotti.

«Oggi sono qui a Piacenza per parlare con gli studenti e per ascoltarli», Rita Borsellino, da anni impegnata nella lotta antimafia, ha incontrato gli studenti di classi inferiori e superiori che fanno parte del progetto Concittadini per parlare della sua esperienza e per confrontarsi con i ragazzi: «Se non ci sono sicurezze, è difficile non cedere alle tentazioni che pone la mafia, è dunque importante avere forti valori interiori che ti permettano di scernere il buono dal cattivo». Si esprime anche sulla vicenda Expo emersa in questi giorni: «Era previsto. Dove c'è molto denaro pubblico è chiaro che arrivano le voglie di chi vuole utilizzare questo denaro per altri scopi».

Gli studenti presenti fanno parte del progetto Concittadini che affronta, attraverso incontri, tre temi importanti: memoria, legalità e diritto. Il  tema affrontato in questa giornata è quello della legalità e a presentarlo  sono stati il questore di Piacenza Calogero Germanà e il colonnello dei carabinieri Filippo Fruttini.

«l compito della polizia - ha dichiarato il questore Germanà, lui stesso vittima di un attentato progettato dalla mafia -  è quello di sconfiggere il male ma lo strumento più importante che bisogna mettere in atto è la cultura. La conoscenza è fondamentale per il progresso, per andare avanti, per conoscere quello che è bene e male».

Anche il colonnello Fruttini ha prestato servizio nell'Italia meridionale e ricorda : «Dalla mia esperienza sono rimasto sorpreso dall'omertà dei cittadini e di coloro che subivano estorsioni dai criminali legati alla mafia». «Il compito dei ragazzi invece è quello di trasmettere i valori della legalità» ha spiegato il rappresentante di Libera. 

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