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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Violentata in casa da quando era ragazzina, fratello e madre indagati

Davanti al gip l'agghiacciante vicenda di una 18enne che ha confessato alla polizia anni di abusi sessuali in famiglia

Una storia di violenza in famiglia che sembra difficile credere che sia avvenuta nel 2020. Il fratello avrebbe violentato la sorella per anni, mentre la madre avrebbe picchiato più volte la ragazza. E così, un ragazzo oggi 20enne, si trova indagato dalla procura dei minori di Bologna per violenza sessuale, mentre a Piacenza per lui la procura ha chiesto il rinvio a giudizio sempre con l’ipotesi di accusa di violenza sessuale aggravata; la madre, invece, dovrà rispondere di maltrattamenti aggravati. La giovane, oggi 18enne, è stata tolta alla famiglia - che vive in Valtidone - mentre madre e figlio attendono l’udienza dal giudice per le indagini preliminare, che si terrà in aprile. Il contesto in cui si sarebbero verificate queste violenze non è per nulla degradato, i ragazzi studiano e i genitori lavorano.


Come spesso accade, le prime confessioni di una violenza emergono a scuola. Nel 2018, quando la ragazza era 16enne, avrebbe fatto alcune ammissioni alla psicologa dell’istituto. Quest’ultima si è rivolta al preside e poi agli assistenti sociali che, a loro volta, hanno indirizzato il caso alla questura. Scattano le indagini della Squadra mobile e la giovane viene sistemata in una struttura protetta.


Il racconto della giovane sembra una galleria degli orrori e comprende un arco di tempo che va da quando lei era 11enne fino ai 17 anni e anche oltre. La giovane parla non solo di toccamenti, ma anche di pratiche sessuali e rapporti. Spaventata e impaurita, avrebbe detto alla polizia che, diventando più grande, avrebbe cercato di frenare le richieste del fratello e si sarebbe rifiutata di compiere certi gesti. Alle violenze sessuali, si aggiungerebbero poi le botte ricevute dalla madre in più occasioni.


Tutti atti che dovranno essere accertati con attenzione dal giudice. Il caso è delicatissimo e investe con la forza di un tornado un intero nucleo famigliare (di origine straniera). La richiesta di rinvio a giudizio, infatti, è avvenuta sulla base delle dichiarazioni della ragazzina, senza che vi sia un certificato medico che attesti gli abusi o altre prove materiali.

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