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Cronaca

Rapina ai videopoker e poi inseguimento a 220 km all'ora

Dopo aver prelevato un macchinetta in un bar di Castelvetro i malviventi hanno tentato di forzare l'ingresso di un altro locale a San nicolò ma questa volta è scattato l'allarme ed è partito un inseguimento sul filo dei 220 all'ora

C'è mancato un soffio che venissero acciuffati dalle forze dell'ordine i ladri che ieri notte hanno colpito in due bar agli estremi della provincia: il Nabisco di San Nicolò e il bar Fantasy di San Giuliano a Castelvetro.

I malviventi sono infatti riusciti a seminare le potenti Alfa 159 della polizia e dei carabinieri, che erano già alle calcagna dei malviventi. Nel bottino sono quindi finiti i soldi dei videopoker che sono stati svuotati. Il primo colpo è stato portato a segno a Castelvetro, intorno alle 2.

I malviventi, che sono stati visti da alcuni testimoni arrivare a bordo di un'auto scura di grossa cilindrata, hanno rotto il vetro di una finestra laterale e, senza nemmeno entrare, hanno trascinato all'esterno la macchinetta scambiamonete.

All'interno del locale, infatti, i ladri sapevano che erano di guardia due pastori tedeschi, e si sono quindi ben guardati dall'introdursi. Una ventina di minuti dopo è scattato invece l'allarme Ivri collegato al bar Nabisco di via Alicata a San Nicolò, dall'altra parte della provincia. I ladri, dopo aver forzato la porta d'ingresso, erano riusciti già a svuotare le cassette di un paio di videogiochi, ma subito è arrivata una pattuglia dei metronotte. Gli sconosciuti sono quindi saliti al volo sulla loro avuto - un'Alfa 166 blu - e hanno iniziato a scappare lungo la via Emilia Pavese in direzione dell'imbocco dell'A21 a Sant'Antonio.

Uno dei ladri non ha però fatto in tempo a salire a bordo, ed è stato costretto a fuggire nei campi lì attorno, inseguito per un po' dagli agenti dell'Ivri, ma grazie al buio è riuscito a far perdere le sue tracce. Nel frattempo le volanti della questura e una gazzella del Radiomobile di Piacenza avevano intercettato la vettura dei fuggitvi mentre imboccava l'autostrada in direzione di Brescia.

E' a questo punto che è nato un inseguimento sul filo dei 220 all'ora fino a Cremona, ma la superiorità di cavalli del motore dei ladri gli ha permesso di seminare agevolmente le pattuglie.

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