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Cronaca Ponte dell'Olio / Via Roma

Rapina al Lidl di Pontedellolio, arrestati due fratelli

I carabinieri del Nucleo investigativo hanno individuato i presunti autori dell'aggressione al direttore del supermercato avvenuta il 22 settembre del 2011. Si tratta di due pluripregiudicati milanesi

La bellezza delle colline piacentine attrae non solo i turisti, ma anche i rapinatori, che durante una scampagnata tra bellezze storiche e agriturismi ogni tanto prendono spunto anche per una rapina. I carabinieri hanno infatti scoperto i due autori dell'aggressione al direttore del Lidl di Pontedellolio avvenuta un anno fa: si tratta di due fratelli milanesi, pluripregiudicati, che però erano soliti ogni tanto trascorrere i fine settimana con la famiglia tra Grazzano Visconti e gli agriturismi vicino a Pontedellolio. «E' così - spiega il capitano Rocco Papaleo - che hanno individuato il supermercato Lidl di Ponte come uno dei loro obiettivi». I due sono stati raggiunti da un'ordinanza di custodia cautelare arrivata dopo quasi un anno di indagini non semplici dei carabinieri del Nucleo investigativo di Piacenza, che per individuare i due fratelli sono partiti da un semplice numero di targa di un'auto sospetta. In carcere sono finiti. P.L. e G.L., rispettivamente di 36 e 33 anni, il cui padre era già noto per aver fatto parte della malavita milanese negli anni Settanta e Ottanta. I carabinieri sono anche sulle tracce di un terzo complice che al momento non è stato ancora individuato. «Veniamo spesso in Valnure per portare le nostre famiglie, ecco perché la nostra auto è stata notata nella zona» si sono giustificati i due arrestati. 

Il colpo, portato a segno all'orario di chiusura del supermercato la sera del 22 settembre del 2011, era stato particolarmente violento. I due banditi, con il volto coperto da occhiali e cappellino, avevano atteso nel parcheggio l'uscita del direttore, un piacentino 35enne, che era stato subito gettato a terra e malmenato, poi obbligato a condurli negli uffici, disattivando il sistema di allarme, per aprire la cassaforte. La rapina aveva fruttato circa 7mila euro in contanti. «Si capiva fin da subito - afferma Papaleo - che i banditi non erano degli sprovveduti, e che avevano effettuato dei sopralluoghi in precedenza, dimostrando di conoscere i movimenti del responsabile del supermercato». I carabinieri, partendo dal numero di targa emerso incrociando i dati di alcune telecamere di sorveglianza dei caselli autostradali, sono piano piano risaliti a uno dei due fratelli e al suo numero di cellulare. Altre indagini informatiche hanno permesso di ricostruirne i movimenti quel giorno e di scoprire che, al momento della rapina, era insieme al fratello. Raccolta anche la testimonianza del piacentino aggredito, Papaleo e i suoi uomini hanno ottenuto dal pm Antonio Colonna e dal Gip Giuseppe Bersani le ordinanze di custodia cautelare per rapina aggravata. I due sono stati arrestati nelle loro abitazioni nell'Hinterland milanese.

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