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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Colpo al furgone con gli incassi, assolto il bosniaco accusato di rapina

In via Don Carrozza sparirono 11mila euro da un furgone per il trasporto dei soldi delle slot machine. Il pm aveva chiesto 7 anni e mezzo, ma per i giudici non ci sono le prove

E’ stato assolto Walter Halilovic, il 39enne accusato di aver rapinato l’11 novembre 2014, in via Don Carrozza, un furgone che trasportava gli incassi delle slot machine. Il bottino fu di 11mila euro. Per il bosniaco di etnia rom non ci sarebbero le prove che fosse lui l’autore di quel colpo. Per lui, il 5 febbraio scorso, il pm Emilio Pisante aveva chiesto la condanna a sette anni e mezzo di reclusione e a 2.500 euro di multa.

Il collegio dei giudici, presieduto da Gianandrea Bussi, a latere Laura Pietrasanta e Ivan Borasi, ha invece accolto la richiesta di assoluzione dell’avvocato Fabrizio Aronica, del Foro di Pavia, difensore di Halilovic.

La pubblica accusa sostenne che quella mattina, a tamponare il furgone fu una monovolume Chrysler condotta da Halilovic. Gli autisti scesero per verificare i danni. Nacque, però, un parapiglia che, secondo il pm Pisante, sarebbe stato un diversivo per permettere a un complice di salire sul furgone e fuggire. Le indagini della polizia rintracciarono le posizioni del telefono che dimostrano come il furgone si fosse diretto sull’A21, da Castelsangiovanni verso Pavia. Il furgone venne trovato abbandonato solo 4 giorni dopo. Ma il pm ha puntato anche sul riconoscimento di Halilovic attraverso le foto mostrate ai testimoni.

Secondo la difesa, però, il processo indiziario non ha portato prove, ma solo supposizioni. Inoltre, non è certo che Halilovic sia stato riconosciuto - riconoscimento effettuato a distanza di sei mesi dalla rapina - perché diverse sono state le descrizioni dei testimoni.

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