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Cronaca

Da becchino a rapinatore insieme allo zio, arrestati dalla polizia

Aveva perso il lavoro in una ditta di pompe funebri e si reinventato rapinatore insieme allo zio. I due sono stati arrestati dalla polizia dopo vari colpi nel Nord Italia

Aveva perso il lavoro in una ditta di pompe funebri e si era reinventato rapinatore insieme allo zio. I due sono stati arrestati dalla polizia dopo vari colpi nel Nord Italia: 8 le rapine che sono state loro attribuite. Nipote e zio avevano anche colpito due volte a Piacenza: il 9 e il 19 giugno scorsi alla Banca Agricola Mantovana  in via IV novembre. Si tratta di un 26enne e di un 47enne di Torino entrambi già in carcere dopo un colpo a Lodi sono stati raggiunti da nuove ordinanze di custodia cautelare per i due colpi nella nostra città. Sono stati incastrati dalle telecamere e dalla collaborazione della squadra mobile piacentina con quella di altre città.  La dinamica dei colpi era sempre la stessa. Il 26enne entrava in banca a volto scoperto fingendosi un normale cliente, subito dopo nell'istituto bancario entrava lo zio  con sciarpa, berretto e cutter. Mettevano a segno la rapina per poi far perdere le proprie tracce.

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