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Cronaca San Lazzaro

Restano in carcere i tre albanesi arrestati mentre cercavano di rubare in una villetta

Il segnale lanciato dalla procura è chiaro: chi ruba o tenta di farlo finisce in carcere. E a fare le spese di questa linea "dura" contro l'ondata di colpi che ha devastato case e aziende della città e della provincia sono stati i tre albanesi arrestati lunedì scorso a San Lazzaro

Il segnale lanciato dalla procura è chiaro: chi ruba o tenta di farlo finisce in carcere. E a fare le spese di questa linea "dura” contro l'ondata di colpi che ha devastato case e aziende della città e della provincia sono stati i tre albanesi arrestati lunedì 7 aprile in via Ferrara (San Lazzaro), nel giardino di un'abitazione che con probabilità volevano assaltare. I tre resteranno in carcere con l'accusa di tentato furto. Lo ha deciso il gip Giuseppe Bersani, accogliendo la richiesta di custodia cautelare avanzata dal pm Roberto Fontana. Il terzetto è assistito dall'avvocato Elena Concarotti.

Il pm ha ritenuto per i tre albanesi - di 22, 26 e 28 anni - senza fissa dimora che ci fosse il pericolo di fuga. Inoltre, alcuni avevano precedenti di polizia e uno di loro, il 28enne, era già stato arrestato. E il materiale trovato in loro possesso dalla polizia lasciava poco spazio ai dubbi: guanti e un lungo cacciavite, usato per forzare le finestre di una villetta bifamiliare. Insomma, un curriculum che ha fatto decidere il gip per la loro permanenza in via delle Novate.

A farli arrestare, era stata la prontezza di un cittadino, che aveva notato i tre scavalcare la cancellata del giardino di un vicino di casa. L'uomo aveva avvertito il 113. Gli agenti di una Volante avevano colto i tre sul fatto e li avevano ammanettati, nonostante i presunti ladri avessero cercato di nascondersi coricandosi nell'erba.

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