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Cronaca

Riparte il mercato in centro: i banchi tornano in piazza Cavalli e Duomo

Varchi per accedere, Polizia locale a controllare e volontari Auser sul posto per fornire informazioni. In Piazza Duomo residenti avvisati del mercato solo nella tarda serata di ieri. Le prime impressioni degli ambulanti

Cauta soddisfazione. È la sensazione che pervade diversi commercianti ambulanti che, dopo tre mesi, hanno ricominciato a lavorare al mercato cittadino che ha visto tornare i banchi dell’abbigliamento. E i piacentini hanno cominciato a riaffacciarsi tra i banchi di piazza Cavalli, anche se non in grande numero. Rigide, e rispettate in gran parte, le misure di sicurezza. Due gli accessi e le uscite, entrambe separate, consentite nel cuore della città: vicino a largo Battisti e all’incrocio tra via Venti e via Cavour. Oltre alla polizia locale, a presidiare i varchi ci sono i volontari dell’Auser che danno informazioni, invitano a indossare la mascherine e usare il gel disinfettante, rispettare le distanze di sicurezza. Qualche tensione in più si è registrata in piazza Duomo, dove le distanze non sono sempre state rispettate con persone troppo vicine ai banchi e ingorghi con i cittadini uno attaccato all’altro. «Oggi sono qui, ma poi non potrò più lavorare perché faccio la spunta» esordisce sconsolato Alberto Gallesi, che vende dolci. «La ripartenza è deludente per me - afferma il commerciante - perché da mercoledì non potrò più lavorare in quanto sono “di spunta”. Lavoro in mercati anche fuori provincia, ma dove non accettano la spunta sono costretto a stare a casa. Le sembra giusto che non possa più lavorare?». Gallesi continua: «Tutti hanno diritto a mangiare a fine giornata. Che si sia figli di un Dio minore o di uno maggiore». In tutta la provincia di Piacenza sono oltre un centinaio gli spuntasti (coloro cioè che hanno l’autorizzazione al commercio, ma hanno solo una concessione giornaliera dello spazio pubblico).

Ritorna il mercato in centro a Piacenza - Salvatori/IlPiacenza

Fiducioso invece Vincenzo Giovinazzo, con un grande banco di frutta e verdura all’ombra del Gotico. «Frequento altri mercati, tra cui Codogno e Bobbio, dove la ripresa è iniziata benissimo. Mi auguro che per riprendersi economicamente bastino pochi mesi». Le associazioni dei consumatori lamentano l’aumento dei prezzi, soprattutto nell’alimentare e nei prodotti per la sanificazione. «Qualche aumento c’è stato - conferma Giovinazzo - come sulle fragole, italiane, che hanno avuto un forte rincaro così come il pomodoro. I miei clienti comprano e sembrano contenti». La ripartenza è al rallentatore «ma ce lo aspettavamo. Speriamo bene».

Matteo Acquaroli vende abbigliamento da donne e in molte si avvicinano al suo banco osservando gonne, magliette, vestiti e camice. «C’è voglia di riprendere la vita normale» commenta. Acquaroli viene da Milano e questa è la sua prima uscita dal 23 febbraio. L’ultimo mercato lo ha fatto a Codogno «e avevo paura». «Alle 9.30 ho servito la prima cliente. Non ci sono molte persone, ma vedo il rispetto delle regole». L’ambulante si dice «pessimista sulla ripresa. Positivo che ci abbiano fatto riprendere, ma secondo me serviranno mesi. Aumentare i prezzi ora sarebbe un po’ da delinquenti, e controproducente, e poi già non si lavorava molto prima…».

Qualche lamentela dai residenti della zona di Piazza Duomo. Il Comune avrebbe annunciato soltanto nella serata di ieri della volontà di organizzare il mercato. La Polizia Locale in serata cercava i proprietari delle auto parcheggiate nelle vie interessate dal mercato, suonando i campanelli delle abitazioni. «Non è stata apposta nemmeno la segnaletica di divieto di sosta – scrive un lettore -, si poteva organizzare per tempo e meglio il mercato. Ancora stamattina alle 7 c’erano auto parcheggiate nell’area del mercato. Spero vivamente che non siano state elevate delle multe o fatte portar via dal carro attrezzi. Sarebbe il colmo».

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