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Cronaca via Torre della Razza

Riprende la protesta davanti all'Ikea, blocchi ai cancelli

E' ripresa questa mattina, dopo una decina di giorni di silenzio, la protesta dei facchini del Si Cobas che lavorano all'Ikea. Soltanto ieri un gruppo di loro si era rivolto all'avvocato Gianmarco Lupi per la verifica della correttezza delle loro buste paga

E' ripresa nella mattina del 30 novembre, dopo due settimane di tregua, la protesta dei facchini dell'Ikea, aderenti ai Si Cobas. Sono stati bloccati gli ingressi dello stabilimento di Le Mose (alla periferia di Piacenza), che serve tutta l'Italia ed alcuni Paese europei ed è tato impedito l'ingresso dei lavoratori.

Lavoratori in sciopero all'Ikea ©Gatti/IlPiacenza

I manifestanti, una cinquantina di persone per lo piu' stranieri, hanno acceso qualche falò  per scaldarsi e non si sono registrati incidenti nè tensioni con le forze dell'ordine. Ikea è stata costretta a mandare a casa tutto il personale del turno della mattina per quanto riguarda il deposito 2 mentre il deposito 1 resta operativo.

Per il turno e le persone che dovrebbero entrare in servizio nel pomeriggio, si attendono gli sviluppi della tarda mattinata. «Intendiamo bloccare anche i lavoratori - ha spiegato Aldo Milani, segretario nazionale di Si Cobas - perchè abbiamo seguito tutte le leggi per ricercare il dialogo, ma ad oggi i dodici lavoratori sospesi non hanno ricevuto provvedimenti disciplinari nè sono stati reintegrati al lavoro, una situazione che non tolleriamo più e per questo abbiamo ripreso le proteste».

 

 

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