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Cronaca

Spariscono due calici in San Francesco e alla Gariverta, don Molinari: «Sono schedati, restituiteli»

Due "strani" furti hanno colpito nel giro di poche ore due parrocchie del centro città: sono spariti i calici utilizzati per le celebrazioni. Il parroco don Ezio Molinari: «Hanno un grande valore simbolico e affettivo, ma erano di rame e sono schedati, perciò impossibili da vendere»

Due strani furti hanno colpito nel giro di poche ore due parrocchie del centro cittadino. Sono infatti spariti in Santa Maria di Gariverto e in San Francesco i calici ottocenteschi che tradizionalmente vengono utilizzati per celebrare le messe. A segnalare gli episodi alle forze dell’ordine è stato il parroco don Ezio Molinari. Il primo furto è avvenuto sabato scorso nella chiesa della Gariverta. «La sagrestana – spiega il parroco - alcuni minuti prima della celebrazione della messa, ha sistemato il calice sul bancone. Mentre stava continuando la preparazione della messa in sagrestia, si è accorto che il calice è sparito. Era un calice d’uso, di fine ‘800 ma di rame. Ha un grande valore simbolico per la parrocchia, ma non dal punto di vista economico. Era stato lucidato da poco tempo, forse può aver tratto in inganno il ladro».

I furti sono però due: sempre lo scorso weekend si è celebrata una messa al mattino nella chiesa di San Francesco. Il calice utilizzato durante la celebrazione è stato poi riposto in sacrestia, per essere utilizzato in un’altra messa pomeridiana. Chiuso alla fine della giornata in un armadio, al lunedì non è stato più ritrovato al suo posto. «È molto strano – commenta don Ezio Molinari - anche questo episodio: nell’armadio e intorno c’erano altri oggetti, eppure è stato sottratto solo il calice». Il sacerdote ha provveduto a presentare denuncia ai carabinieri. «Si tratta probabilmente di un gesto sacrilego, qualcuno che vuole utilizzare entrambi i calici per qualche stupidaggine, oppure ci troviamo di fronte a uno o più ladri che intendono ricavare qualcosa dal furto. Sappiano, in questo caso, che è praticamente impossibile vendere i calici, che comunque non hanno molto valore, se non – ovviamente – in termini affettivi. Entrambi sono schedati all'ufficio dei beni culturali. Se qualcuno venisse a conoscenza della loro presenza da qualche parte segnali il fatto alle autorità o alla parrocchia».

Nelle fotografie i due calici: 

Calice Santa Maria in Gariverto rubato 10_02_2018-2 Calice San Francesco rubato 10_02_2018-2

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