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Cronaca Fiorenzuola d'Arda

Rubavano sulle auto e telefonavano al "maestro" per avere consigli

Due ladri condannati in tribunale. Erano specializzati nell'aprire le auto nei parcheggi degli autogrill. Quando trovavano un modello che non riuscivano a forzare, telefonavano al suocero a Napoli che glielo spiegava

Forzavano le auto in sosta all’autogrill e quando non sapevano come aprire un certo modello di auto telefonava al suocero di uno dei due, a Napoli, il quale gli spiegava come fare. Il suocero era il maestro, come Totò nel film “I soliti ignoti”. Pene pesanti, quelle emesse dal giudice Elena Stoppini su richiesta del pm Giulio Massara, per due ladri, difesi dall’avvocato Carlo Bordi, che sono stati condannati a cinque e sei anni di reclusione con l’accusa di furto aggravato. Con numerosi precedenti penali, quasi tutti per furto, la coppia - uno era originario di Napoli e l’altro di Palermo - era specializzata nei colpi all’interno degli autogrill.

Due gli episodi contestati loro dalla polizia nell’ambito di una vasta inchiesta partita nel 2006. In un caso avevano rubato all’interno di una vettura all’area di servizio Arda, a Fiorenzuola, nell’altro su una Multipla a San Martino, Parma. Entrambe sono aree di servizio sulla A1. La tecnica era ormai collaudata. Uno faceva il palo e segnalava al socio quando l’autista si allontanava ed entrava nell’autogrill. Dopo numerose segnalazioni di furto, era scattata un’inchiesta. In questo caso, i due erano stati identificati e la polizia aveva messo sotto controllo i loro telefoni.

Telefonate che, in aula, sono state “tradotte” dal napoletano all’italiano. Forzata la porta delle vettura, i malviventi si impossessavano delle cose di valore (computer, navigatori, bagagli e altri oggetti). Ormai avevano acquisito una certa esperienza nell’aprire le auto, ma quando qualche modello presentava delle difficoltà si rivolgevano al “maestro” che al telefono, da Napoli, dava loro le indicazioni sul modo migliore di aprire una serratura.

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