San Nicolò, schianto sul ponte di Trebbia: i bimbi sono fuori pericolo
Sembra stiano migliorando le condizioni dei fratellini coinvolti in un terribile schianto sul ponte di Trebbia a San Nicolò. Per colui che, probabilmente, ha causato la tremenda carambola l'ipotesi di reato potrebbe essere quella di lesioni personali gravissime: l'uomo non era in cura psichiatrica
Redazione
29 marzo 2010 11:27
Sembra che stiano migliorando di ora in ora le condizioni dei due bimbi di Gragnano coinvolti ieri in un terribile schianto sul ponte di Trebbia tra San Nicolò e Piacenza, probabilmente a causa della sconsiderata manovra di un 52enne piacentino a bordo di una Lancia Musa. I bimbi pare siano fuori di pericolo di vita. Sembra che la prognosi non sia stata sciolta per motivi precauzionali, ma che per i due fratellini il peggio sia passato.
LA PROCURA DECIDERA' COME PROCEDERE - Gli atti dell'incidente saranno trasmessi quest'oggi dalla Stradale alla Procura della Repubblica, che deciderà come procedere nei confronti dell'uomo indicato come la causa dello schianto. Al vaglio diverse ipotesi di reato, tra le quali il tentato omicidio e/o lesioni personali gravissime. Nonostante si pensasse inizialmente che il piacentino fosse in cura psichiatrica, non vi è notizia di suoi recenti ricoveri: l'uomo è incensurato, non ha precedenti, e non ha subìto, recentemente, possibili eventi traumatici che possano aver innescato il folle gesto del sorpasso.
LA POSSIBILE RICOSTRUZIONE - La stessa dinamica dell'incidente è ancora al vaglio della polizia. Secondo un'ultimissima ricostruzione, sembra che la Golf sulla quale viaggiava la famiglia di Gragnano sia stata tamponata: il che fa pensare, da parte dell'uomo, un tentativo estremo di recuperare la propria corsia, nonostante il primo "semi-frontale" con una Suzuki in arrivo dalla parte opposta. Questo, in ogni modo, "cozzerebbe" con l'ipotesi iniziale del suicidio, avallata dal suo stato confusionale dopo lo schianto e alcune sue primissime dichiarazioni sul voler "farla finita".
LA PROCURA DECIDERA' COME PROCEDERE - Gli atti dell'incidente saranno trasmessi quest'oggi dalla Stradale alla Procura della Repubblica, che deciderà come procedere nei confronti dell'uomo indicato come la causa dello schianto. Al vaglio diverse ipotesi di reato, tra le quali il tentato omicidio e/o lesioni personali gravissime. Nonostante si pensasse inizialmente che il piacentino fosse in cura psichiatrica, non vi è notizia di suoi recenti ricoveri: l'uomo è incensurato, non ha precedenti, e non ha subìto, recentemente, possibili eventi traumatici che possano aver innescato il folle gesto del sorpasso.
LA POSSIBILE RICOSTRUZIONE - La stessa dinamica dell'incidente è ancora al vaglio della polizia. Secondo un'ultimissima ricostruzione, sembra che la Golf sulla quale viaggiava la famiglia di Gragnano sia stata tamponata: il che fa pensare, da parte dell'uomo, un tentativo estremo di recuperare la propria corsia, nonostante il primo "semi-frontale" con una Suzuki in arrivo dalla parte opposta. Questo, in ogni modo, "cozzerebbe" con l'ipotesi iniziale del suicidio, avallata dal suo stato confusionale dopo lo schianto e alcune sue primissime dichiarazioni sul voler "farla finita".
Redazione
29 marzo 2010 11:27
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