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Cronaca

Niente visita oculistica perché non informata sulle indicazioni da seguire: ottiene rimborso

Il difensore civico: «Se è giusto chiedere una somma al cittadino che salta una visita o un esame prenotato, è altrettanto corretto da parte delle aziende sanitarie non pretendere pagamenti se la prestazione non viene effettuata per propria colpa»

«Una cittadina emiliano-romagnola non ha potuto effettuare una visita oculistica, già prenotata e pagata, perché nessuno, se non il medico stesso al momento del check-up, l'aveva informata dell’obbligo di togliere le lenti a contatto diverso tempo prima del controllo L’Ausl di Piacenza aveva poi negato la richiesta di una nuova visita o il rimborso del ticket perché "La prestazione era stata correttamente adempiuta», dal momento che comunque l’oculista «Ha fornito dettagliati chiarimenti sulla miopia e presbiopia, patologie proprie della segnalante"». 

A riportare il caso è il difensore civico regionale, Gianluca Gardini, a cui la donna si è rivolta. «A distanza di un mese dall'intervento del difensore, l' Azienda Usl, che nel frattempo aveva già scelto di inserire sul foglio di prenotazione come promemoria la necessità di togliere le lenti a contatto diverso tempo prima della visita oculistica, ha accolto le motivazioni e inviato il modulo per il rimborso del ticket» dichiara. 

«L'Azienda Usl non poteva addurre l’impossibilità di poter effettuare la prima visita oculistica per causa a lei non imputabile - spiega Gardini richiamando il Codice civile - dato che il principio di diligenza avrebbe richiesto una adeguata informazione circa la necessità di togliere le lenti a contatto prima della visita oculistica». «Posto che la prestazione non è stata in alcun modo eseguita - prosegue l'avvocato - il ticket di 23 euro non può che essere rimborsato, in quanto manca la causa del corrispettivo dovuto: la visita oculistica di base non può limitarsi a fornire chiarimenti o spiegazioni, senza alcun esame clinico della paziente. La vicenda è molto interessante perché, nonostante l'esiguità dell'importo, fa emergere un versante nuovo della responsabilità per mancata erogazione di prestazioni sanitarie. Bisogna in ogni caso riconoscere che stavolta il debitore ha riconosciuto il proprio errore e ha adottato un comportamento corretto e collaborativo. Peraltro - conclude Gardini - se è giusto chiedere una compartecipazione al cittadino che salta una visita o un esame prenotato senza preavviso, è altrettanto giusto da parte delle aziende sanitarie non pretendere pagamenti se la prestazione non viene effettuata per propria colpa».

Per ricevere informazioni, presentare un reclamo o fissare un appuntamento con il difensore civico o con il personale dell'ufficio è possibile:
- scrivere una lettera al difensore civico, all’indirizzo Viale Aldo Moro, 50 – 40127 Bologna;
- compilare il form online all’indirizzo https://www.assemblea.emr.it/garanti/attivita-e-servizi/difensorecivico;
- telefonare al numero 051-5276382 o, in alternativa, al numero verde gratuito anche da rete mobile 800-515505;
- scrivere una mail a difensorecivico@regione.emilia-romagna.it.
Il difensore (servizio gratuito) risponde a tutte le istanze.

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