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Cronaca Sarmato

Maxi emergenza a Sarmato, decine di uomini impiegati: ma è un'esercitazione

Recupero dispersi, arginatura, utilizzo delle strumentazioni di soccorso. La protezione civile provinciale ieri mattina ha testato sul campo le manovre di emergenza. Lo ha fatto a Sarmato, sede del Com (Centro operativo misto). Oltre 100 i volontari in campo

protezione_civileRecupero dispersi, arginatura, utilizzo delle strumentazioni di soccorso. La protezione civile provinciale ieri mattina ha testato sul campo le manovre di emergenza (nelle immagini alcuni momenti della giornata). Lo ha fatto a Sarmato, sede del Com (Centro operativo misto), che ha il suo quartier generale in municipio, la struttura serve anche i comuni di: Borgonovo, Castelsangiovanni, Rottofreno e Ziano. Oltre 100 i volontari in campo, dei diversi sodalizi. In testa quello locale, il gruppo Alfa. Con loro i colleghi delle associazioni locali: Placentia, Monticelli, Villanova, Pontenure, San Giorgio e Caorso, oltre a: guardie Gev, Cai, Alpini, gruppo cinofilo “I Lupi” e radioamatori del Cer. A supporto la Croce Rossa di San Nicolò.

RADIO E UNITA' CINOFILE - A un anno dal terribile terremoto dell’Aquila, dopo varie trasferte in Abruzzo (l’ultima, recentissima, il giorno della commemorazione delle 308 vittime del sisma), la protezione civile sperimenta, questa volta solo per finta, il pericolo, in collegamento radio con il funzionario della prefettura Francesco Ramunni. In mattinata ad Agazzino e Greso i cinofili e i fedelissimi a quattro zampe hanno cercato i compagni dispersi tra boschi, antichi casolari abbandonati ed erba alta fino al ginocchio. Qualche centinaio di metri più in là, in località Bosco Manstretta, con apposite pompe i colleghi hanno simulato i fontanazzi, arginandoli con sacchi di sabbia e sperimentato operazioni di impermeabilizzazione dell’argine, con appositi teli.

"TERRITORIO CRITICO" - Pausa pranzo al magazzino di via Longo, a pochi passi dalla sede del gruppo Alfa - 37 iscritti capeggiati da Mario Vegetti - dove operatori locali hanno servito un abbondante pranzo ai gruppi. Pomeriggio dedicato alle apparecchiature e alle strumentazioni e a chi, il prossimo 24 aprile, dovrà affrontare l’esame per ottenere l’abilitazione a intervenire durante gli incendi boschivi. «Un segnale importante di come i volontari ci siano e ci credano, e noi con loro. Plauso particolare al lavoro del Com di Sarmato. La protezione civile – ha sottolineato l’assessore provinciale competente Davide Allegri – ha assunto, a livello mondiale, rilievi di tipo sociale, ambientale ed economico. In Italia abbiamo un territorio critico dal punto di vista del dissesto e spessissimo sotto emergenza. In questo quadro pc e volontari hanno ed avranno un ruolo sempre più importante. La politica, da parte sua, deve poter garantire loro i mezzi e gli strumenti per agire e supporto amministrativo. Sarmato e tutto il territorio soffrono del rischio esondazioni del Po».

ABRUZZO E FRANE VALTIDONE - «È stato un anno difficile – commenta il presidente provinciale del coordinamento di volontariato della pc, Leonardo Dentoni – non ci siamo mai fermati. Mentre alcune squadre erano impiegate in Abruzzo, altre hanno dovuto fronteggiare le frane in Valtidone e cercare di arginare il pericolo seguente alle ingenti piogge della scorsa primavera. Molti coordinatori si sono trovati a dover gestire emergenze importanti sul territorio con uomini e mezzi ridotti, perché impegnati sui luoghi del sisma. Nonostante tutto le cose sono andate abbastanza bene. La priorità ora è formare le nuove leve. Quest’anno abbiamo lavorato molto anche per attrarre verso il coordinamento provinciale gruppi prima isolati. Ed oggi possiamo dire che tutto il volontariato di protezione civile è riconducibile, seppur in forma diversa, al coordinamento provinciale».

UN MASTER IN PC A SARMATO - «Orgoglio» e «vanto» per il sindaco Anna Tanzi Cuminetti che ha lanciato l’idea di un «master in protezione civile nel territorio sarmatese». Plauso all’intero gruppo dei volontari è arrivato anche dalla vicesindaco leghista Loredana Bossi. «Abbiamo l’orgoglio di poter ospitare – ha detto – gruppi omogenei e ben strutturati che offrono servizi nel campo delle emergenze ma non solo, la loro disponibilità è a campo allargato: dal pedibus alle mansioni di pubblica utilità. Un bene preziosissimo per una piccola comunità come la nostra, un bene preziosissimo per l’intera collettività».

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