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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Borgonovo Val Tidone / Viale Guglielmo Marconi

Scatta l'allarme nella scuola, i carabinieri la circondano e arrestano due giovani ladri

E' successo nella notte del 9 marzo nell'istituto comprensivo di Borgonovo. In manette due 18enni marocchini pieni di precedenti penali. Un loro connazionale di 20 anni che faceva da palo è stato denunciato

Si erano introdotti nella scuola per rubare mentre fuori un complice faceva loro da palo, ma non avevano fatto i conti con l'allarme silenzioso che ha portato i carabinieri e alle guardie giurate dell'Ivri a coglierli sul fatto. E' successo nella notte del 9 marzo verso le 3 quando tre marocchini, due di 18 e uno di 20 anni, hanno tentato una razzia nell'istituto scolastico comprensivo in viale Marconi a Borgonovo.

Dopo aver rotto una finestra al piano terra hanno rovistato ovunque ammucchiando in una stanza gli oggetti che volevano rubare, poi si sono accaniti contro la porta della segreteria: per cercare di aprirla avevano già forzato la serratura e rovinato il muro ma non sapevano che tenente delle vedove scialpi borgnonvo-2nel frattempo avevano fatto scattare l'allarme silenzioso collegato alla centrale operativa del 112. In pochi minuti i carabinieri, e le guardie dell'Ivri, avevano già fermato il "palo" fuori dall'edificio e circondato la scuola bloccando ogni via d'uscita. Una volta dentro li hanno sorpresi mentre cercavano di scendere dalle scale antincendio del secondo piano con un computer portatile in mano. 

Si tratta di due marocchini 18enni, E.J.J. e E.A.Y., residenti a Castelsangiovanni, con alle spalle molti precedenti per rapina, furto e ricettazione che sono stati arrestati per furto aggravato in concorso e di un 20enne sempre marocchino, che faceva da "palo" che è stato denunciato per furto aggravato in concorso. I due giovani, hanno trascorso la notte nelle celle di sicurezza al comando provinciale di via Beverora. Difesi dagli avvocati Emilio Dadomo e Barbara Esposito Amendola sono stati processati per direttissima nella tarda mattinata del 9 marzo. Hanno patteggiato la pena. Sono stati condannati a 7 mesi (pena sospesa) e a pagare una multa di 150 euro. Ai militari che li hanno arrestati hanno detto di aver fatto una stupidaggine. 


 

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