Schianto mortale sulla 45, indagata la conducente per omicidio stradale. Disposta anche l'autopsia
La conducente della Ford Fiesta che avrebbe centrato il Tmax con a bordo Gianlugi Bernorio e la moglie, è stata indagata per omicidio stradale e la procura ha aperto un fascicolo: le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Daniela Di Girolamo che ha anche disposto l'autopsia sul corpo del 60enne
Schianto mortale sulla Statale 45. La conducente della Ford Fiesta che avrebbe centrato il Tmax con a bordo Gianlugi Bernorio e la moglie, è stata indagata per omicidio stradale e la procura ha aperto un fascicolo: le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Daniela Di Girolamo che ha anche disposto l'autopsia sul corpo del 60enne. I sanitari hanno cercato a lungo di rianimare Bernorio, tutto inutile: troppo gravi i traumi riportati nello schianto. La moglie è gravissima e si trova in rianimazione a Parma. Il 60enne di Codogno, ex camionista in pensione, era in sella al suo scooter con la consorte 57enne, quando a Rivergaro all'incrocio con la provinciale 28 all'altezza del Conad si sono schiantati contro un'auto con a bordo due donne: provenivano da Bobbio e avrebbero svoltato verso Gossolengo proprio quando arrivava lo scooter. L'impatto è stato inevitabile e violentissimo. Sono stati sbalzati sull'asfalto. In pochi minuti erano arrivati sul posto i sanitari del 118 con l'auto infermieristica di Piacenza con loro anche i volontari della pubblica assistenza Sant'Agata di Rivergaro e della pubblica assistenza di Pontedellolio. Le condizioni di entrambi erano apparse subito disperate tanto che sono stati fatti arrivare due elicotteri del 118, uno da Parma e uno da Milano. Bernorio era in pensione da un anno e aveva la passione delle due ruote: tante le foto che lo ritraggono in sella al suo Tmax sul suo profilo Facebook. La coppia abitava a Codogno e spesso veniva nel Piacentino per fare lunghi giri all'aria aperta. Lascia due figli, uno di 30 anni e uno di 20.
