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Cronaca

«Siamo tutti Milani, è il questore che se ne deve andare da Piacenza»

Anche a Piacenza i lavoratori della logistica si sono uniti in corteo nella giornata dello sciopero nazionale. Molti i cori contro la polizia e il questore che ha firmato il provvedimento che impedisce a Aldo Milani dei Cobas di entrare nel nostro territorio per 3 anni

Anche a Piacenza i lavoratori della logistica si sono uniti in corteo nella giornata dello sciopero nazionale. Partendo dai giardini Margherita hanno attraversato tutto il centro storico per arrivare poi in piazza Cavalli. A scandire i loro passi tanti cori, molti rivolti alla polizia e al questore di Piacenza criticato per aver dato il foglio di via dalla nostra città a Aldo Milani coordinatore nazionale del Si Cobas per i disordini avvenuti nel novembre scorso davanti allo stabilimento Ikea a le Mose.  Sono arrabbiati e indignati dal comportamento delle forze dell'ordine e urlano: «Siamo tutti Aldo in questo momento. La nostra lotta continua più che mai, è il questore che dovrebbe avere il foglio di via. Continueremo la nostra battaglia». Presenti anche alcuni esponenti del Network antagonista piacentino con Carlo Pallavicini.

Lavoratori logistica in sciopero ©Gatti/IlPiacenza

Riportiamo integralmente il comunicato stampa con le ragioni dello sciopero:

Sono in corso da un paio di mesi incontri di vario tipo tra le organizzazioni sindacali confederali e parti padronali.
A tutt'oggi nulla si sa di come stanno andando questi incontri. Si sa solo che il centro della discussione non sono le proposte di cambiamento e miglioramento delle condizioni,  dei lavoratori, ma i punti proposti dai padroni che intendono far arretrare ulteriormente le condizioni di lavoro all'interno di questo importante comparto. Vi è l'intenzione di arrivare a siglare l'accordo di rinnovo entro il mese di aprile. Abbiamo fatto pervenire alle associazioni padronali la nostra piattaforma di lotta, frutto di decine di assemblee tenute in altrettanti magazzini, chiedendo un incontro. A tutt'oggi non abbiamo ricevuto nessuna risposta e nessuna disponibilità ad incontrarci.
E' pertanto evidente che vi è una precisa volontà da parte delle associazioni padronali e dei sindacati collusi (CGIL; CISL e UIL) di arrivare ad un rinnovo del contratto, in linea con quanto già successo con il precedente rinnovo: produrre un peggioramento delle condizioni contrattuali e retributive. E' evidente che, a fronte di una situazione di questo tipo, giustamente le assemblee  del 3 marzo  hanno deciso di proclamare lo sciopero di 24 ore del settore della logistica per venerdì 22 marzo per rivendicare nuovi diritti e migliori condizioni lavorative.

INVITIAMO TUTTI A SCIOPERARE IL 22 MARZO PER OTTENERE I SEGUENTI OBIETTIVI:
    1.     CONTRO LA PIATTAFORMA DEI PADRONI CHE INTENDONO  PEGGIORARE ULTERIORMENTE LE CONDIZIONI DI LAVORO .
    2.    PER LA GARANZIA DEL POSTO DI LAVORO CONTRO I CONTINUI CAMBI DI APPALTO,
    3.    PER UNA LIBERA SCELTA DI ESSERE SOCI O DIPENDENTI;  
    4.    PER UNA INTEGRAZIONE AL 100%  PER MALATTIA ED INFORTUNIO,  
    5.    PER AUMENTI SALARIALI, 150 € AL MESE,   UGUALI PER TUTTI,
    6.    PER UN INQUADRAMENTO DEL PERSONALE CHE NON SIA LASCIATO ALL'ARBITRIO,
    7.    PER  DIRITTI SINDACALI CHE RISPONDANO ALLA VOLONTA' DEI LAVORATORI,
    8.    PER AVERE 13°, 14°, FERIE, PERMESSI  ROL PAGATI SEMPRE AL 100 %A PRESCINDERE DALLE ORE LAVORATE.
    9.    PER AVERE OVUNQUE UN TICKET RESTAURANT DI 5,29 € AL GIORNO.              

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