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Cronaca

«Se mi denunci rapisco nostro figlio e te le faccio pagare»

Lei lo ha lasciato e lui ha cominciato a darle il tormento con sms, telefonate, pedinamenti e minacce. Un 39enne marocchino è stato rinviato a giudizio per stalking nei confronti della sua ex, una 34enne piacentina. I due hanno un figlio

Quando lei lo ha lasciato lui ha cominciato a perseguitarla nel più classico dei copioni: sms, telefonate, pedinamenti, minacce fino a quando la donna lo ha denunciato. Un marocchino di 39 anni nella giornata del 16 ottobre è stato rinviato a giudizio per stalking e mancato versamento del mantenimento. E' comparso in aula con il proprio avvocato Simona Bracchi (sostituita in udienza da Gianmarco Lupi) davanti al pm Antonio Colonna e lal giudice Fiammetta Modica. L'ex compagna una piacentina di 34 anni si è costituita parte civile con l'avvocato Mara Tutone.  I due si erano messi insieme nel 2009 e nel corso del tempo avevano anche avuto un figlio che ora va alle elementari, poi l'amore da parte di lei era finito e lo aveva lasciato nel 2016. L'uomo non aveva accettato la fine della relazione e ha aveva cominciato a darle il tormento. Mesi di minacce - ha raccontato la donna -, telefonate, sms, pedinamenti anche sul luogo di lavoro (tutti e due lavorano in negozi di abbigliamento), ronde sotto casa fino alla minaccia più grave «se mi denunci rapisco nostro figlio e te la faccio pagare». La donna spaventata si era rifugiata a casa dei suoi genitori in Lombardia e lo aveva denunciato. Di lì sono cominciate le indagini poi sfociate nel rinvio a giudizio dello straniero che ha scelto di andare a dibattimento (rito ordinario che non prevede sconti di pena). 

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