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Cronaca

Sequestrò e stuprò una barista, l’Appello conferma la condanna a nove anni e 4 mesi

Nove anni e 4 mesi di reclusione. Nessuno sconto al 34enne romeno che abusò di una donna in un locale di viale Dante nel luglio del 2018

È stata confermata in pieno la sentenza di condanna dell'uomo che, nel luglio del 2018, sequestrò e violentò per ore una barista in viale Dante. La Corte di appello di Bologna non ha modificato la sentenza dell’aprile 2019 con la quale il romeno Nicolae Istrati venne condannato a 9 anni e 4 mesi. L’uomo, 34 anni, un ex soldato e tuttora recluso alle Novate, venne arrestato a Milano in viale Forlanini dai carabinieri di Piacenza il 20 luglio circa 30 ore dopo la brutale aggressione. Per lui, le accuse sono di violenza sessuale aggravata, sequestro di persona, tentata rapina e lesioni gravi. Il 34enne è difeso dall’avvocato Gianni Montani, mentre la donna si è costituita parte civile con l’avvocato Paolo Lentini. Quella sera del 18 luglio, il romeno - che stava scontando una condanna per altri reati, ed era agli arresti domiciliari con il permesso di uscire per lavorare durante il giorno, ma non di notte - si sarebbe presentato nel bar poco prima della chiusura, avrebbe trascinato la donna nel locale, sequestrandola, fino alle 4 del mattino successivo avrebbe abusato di lei, dopo averla legata e imbavagliata. Le grida di aiuto, dopo che l’uomo se ne era andato e dopo che lei era riuscita a togliersi il bavaglio, erano state udite dai vicini che hanno subito chiamato i soccorsi. L’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Emilio Pisante, e affidata ai carabinieri, si era conclusa davanti al giudice per l’udienza preliminare con la condanna di Istrati, che aveva scelto il rito abbreviato.

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