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Cronaca

«Sessualità, frattura tra l’insegnamento della Chiesa e il comportamento delle famiglie»

Emerge dai risultati piacentini del questionario diocesano in vista del Sinodo dei Vescovi. La relatrice davanti al vesovo Ambrosio: «Si va verso una diffusa autodeterminazione, come se si volesse estendere il senso della privacy pure ai comportamenti sessuali e questo anche in persone dichiaratamente credenti»

Si è tenuto il coniglio presbiterale diocesano presieduto dal vescovo Ambrosio, e durante il quale si è proceduto all’analisi del contributo della diocesi di Piacenza-Bobbio al documento preparatorio alla terza assemblea generale straordinaria del Sinodo dei Vescovi su “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”. Tale Sinodo ha un momento preparatorio nei prossimi mesi e poi si terrà nel 2015.

Proprio nella fase preparatoria gli organizzatori del Sinodo dei Vescovi hanno interpellato tutte le diocesi italiane; un apposito questionario è stato distribuito anche a Piacenza, alle parrocchie e alle varie associazioni. Già si era parlato in Consiglio Presbiterale di questo tema; ora è stata la volta del commento alle risposte. Ha coordinato in diocesi il rilevamento l’Ufficio diocesano per la pastorale del Matrimonio e della Famiglia e dello stesso Ufficio è intervenuta, davanti al Consiglio Presbiterale, Letizia Cignatta Caldini che già aveva presentato il questionario. Questa volta ha commentato la posizione emersa a Piacenza per quanto attiene la famiglia, secondo quanto dichiarato dagli operatori e dagli stessi interessati.

La relatrice ha iniziato osservando come la realtà piacentina sia abbastanza omogenea: i questionari, infatti, sottolineano in genere situazioni simili. Tra i particolari emersi, da registrare una profonda frattura tra l’insegnamento della Chiesa e il comportamento delle famiglie, questo soprattutto per quanto attiene la sessualità. Si va verso una diffusa autodeterminazione, come se si volesse estendere il senso della privacy pure ai comportamenti sessuali e questo anche in persone dichiaratamente credenti. Siamo di fronte ad una modifica nel senso del peccato; siamo di fronte - ha detto la relatrice – ad un autentico stravolgimento dei valori morali e quindi la strada per affrontare questa situazione appare ancora la preparazione dei corsi per fidanzati e la cura da riservare, in modo particolare, alle giovani coppie e ai gruppi giovanili.

In queste sedi vanno affrontati anche altri problemi che appaiono urgenti. Tra questi la preghiera in famiglia che ha propri ritmi. Va approfondito – ha precisato Letizia Caldini – il concetto di famiglia intesa  come “Chiesa domestica”,  tema che l’evangelizzazione deve porre in primo piano. In senso generale, nella preparazione delle coppie al matrimonio cristiano, ci si deve predisporre ad affrontare un mondo in forte cambiamento.

Nel corso del dibattito sono emersi altri aspetti quali l’aumento delle convivenze e il ruolo che,  in fatto di morale familiare, accanto ai singoli privati, stanno assumendo istituzioni internazionali. E’ intervenuto nel dibattito anche lo stesso Vescovo che ha ricordato il percorso che sta facendo la preparazione del Sinodo dei Vescovi ed ha invitato la comunità a continuare a dare la propria collaborazione come ha fatto finora.

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