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Cronaca

Rincari su biglietti e abbonamenti dei bus? Parte la trattativa Comune-Seta

Seta chiede di rivedere il prezzo degli abbonamenti e vuole aumentare di 30 centesimi il costo della corsa semplice urbana. Cisini: «Ne discuteremo, è vero che Seta ha fatto investimenti, ma siamo contrari all’aumento degli abbonamenti, soprattutto per gli studenti»

In arrivo rincari per chi utilizza i mezzi urbani? «Seta – spiega l’assessore competente Giorgio Cisini – ci ha chiesto di rivedere i prezzi degli abbonamenti e il costo della corsa semplice, che aumenterebbe da 1,20 euro a 1,50. Mentre sugli abbonamenti siamo contrari, sulla corsa semplice possiamo capire le richieste di Seta. Il trasporto pubblico – continua Cisini – è in difficoltà e di questo bisogna tenerne conto nel nostro discorso con la società». E così a breve si aprirà un tavolo di trattative sulle variazioni dei prezzi di biglietti e abbonamenti, a poche settimane dall’inizio dell’attività scolastica.

«Domani – continua l’assessore - 29 agosto, m’incontrerò con il vicesindaco Francesco Timpano, che ha il controllo del quadro finanziario delle società partecipate e con il nostro rappresentante nel Cda di Seta per trovare una sintesi. Seta ci ha giustificato il rincaro sostenendo che non c’è mai stato un adeguamento del biglietto di corsa semplice dal 2011 al costo che viene già pagato nelle altre due province di Modena e Reggio Emilia. C’è la volontà perciò di conformare le tariffe delle tre province, semplificando le cose. Inoltre va detto che in questi ultimi tre anni le spese per il carburante, per il personale e per le assicurazioni dei mezzi sono notevolmente aumentate. Sappiamo che siamo inseriti in un contesto più ampio di quello provinciale: in più ultimamente sono stati fatti alcuni investimenti a Piacenza, come l’acquisto di nuovi autobus inaugurati poco tempo fa. È evidente – conclude Cisini – che però il Comune “giocherà” a tenere bassi questi prezzi, soprattutto non possiamo permettere che le richieste di Seta siano troppo sbilanciate sulle famiglie con studenti».

I commenti di Cavalli, Pollastri e Foti

Hanno reagito malamente alla notizia dei presunti rincari i consiglieri regionali Stefano Cavalli (Lega Nord) e Andrea Pollastri (Forza Italia).  «Il servizio di trasporto pubblico – spiega Cavalli - fa acqua da tutte le parti. Non esiste che a pagare i disservizi di Seta siano i cittadini». Così il consigliere regionale leghista Stefano Cavalli rispedisce al mittente il piano aumenti e sollecita la giunta comunale a «opporsi con forza a ogni ipotesi di rincaro, anche dei biglietti per le corse semplici. Invece di reclamare aumenti - che inciderebbero sulle tasche dei cittadini, già gravati dai disservizi dell’azienda (ritardi, pullman prenotati che non arrivano) - Seta si preoccupi di assicurare, fin dall’avvio della scuola, un servizio decente e adeguato agli studenti. Non vogliamo più assistere alle tristi scene degli anni passati, con alunni e genitori condannati a enormi disagi a causa di un’organizzazione disastrosa del servizio. Crediamo che in tempi di crisi la politica aziendale debba andare nella direzione della riduzione dei costi, l’esatto contrario di quanto sta invece facendo Seta, che pretende risorse senza offrire garanzie sul miglioramento della qualità del trasporto e il potenziamento dell’organico».

«Un’amara doccia fredda – lo dice in una nota Andrea Pollastri - per i piacentini la notizia del possibile aumento delle tariffe di corsa semplice e degli abbonamenti di SETA. Purtroppo non bastano i disservizi che giornalmente si trovano a dover affrontare coloro che si servono dei mezzi di trasporto pubblico, ad essi si aggiungono continuamente rincari che incidono pesantemente sui bilanci familiari.” Questo il commento del consigliere regionale di Forza Italia, Andrea Pollastri, alla notizia delle richiesta da parte di SETA di aumentare i prezzi dei biglietti e degli abbonamenti. Purtroppo – ricorda Pollastri – nei mesi scorsi a una mia interrogazione sul bilancio di SETA e sui possibili rincari nei prezzi dei biglietti, l’Assessore Peri aveva anticipato che per riportare il budget all'utile nel 2014 sarebbero serviti il cofinanziamento del contratto di servizio degli Enti Locali piacentini allo stesso livello del 2013, ma anche l'adozione integrale delle tariffe obiettivo regionali sia per le corse semplici sia per gli abbonamenti, nonché l'adeguamento di quelle urbane ai livelli tariffari degli altri Comuni Capoluogo serviti da Seta’. Cosa che puntualmente sta avvenendo ora. Ma – commenta il consigliere di Forza Italia – Seta dovrebbe quanto meno cercare di risolvere i propri problemi prima di pretendere ulteriori rincari. Per questo chiedo alla Giunta comunale di non accettare il piano di SETA, né per quanto riguarda le tariffe di corsa semplice, né tanto meno per gli abbonamenti: è certamente più urgente che l'azienda di trasporto pubblico si preoccupi, ad esempio, di non far subire agli studenti piacentini i consueti disservizi che si registrano ad ogni inizio dell’anno scolastico».

«L'affrettata trasformazione – ha dichiarato Tommaso Foti di Fratelli d’Italia - della nostra società di trasporto pubblico, senza una reale valutazione dei vantaggi o meno alla stessa collegati, continua ad essere pagata dagli utenti. Seta ogni giorno che passa si rileva un carrozzone inutile e più grande di quelli del passato. E i piacentini pagano. E' semplicemente sconcertante che l'unico rimedio per mettere una toppa sui conti di Seta sia quella di mettere nuovamente le mani nelle tasche dei piacentini. Oltretutto - continua l'esponente di Fd'I - come i fatti dimostrano non si è registrato in questi anni alcun miglioramento del servizio, come attestato dalle perduranti lamentele degli utenti. Appare perciò indispensabile che gli enti locali di Piacenza, dopo avere attentamente valutato le proposte d'aumento del costo delle corse - continua Foti - le respingano al mittente, poiché diversamente si affonderà il trasporto pubblico. Seta e i suoi dirigenti si devono mettere in testa, infatti, che i piacentini non sono il bancomat della società. Per gestire il trasporto pubblico come sta facendo Seta tanto valeva non partecipare a quest'avventura, posizione che del resto assunse Parma. Ma a Piacenza - continua il consigliere di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale - con una miopia che oggi puntualmente si paga, si fecero grandi illusioni sui soldi promessi dall'assessore Peri, l'unico interessato a mandare in porto l'operazione. Comune e Provincia devono oggi dire se detta promessa è stata o meno mantenuta. Per quanto ci riguarda - conclude Foti - riteniamo che sia improcrastinabile una discussione sulla vicenda in Consiglio Comunale, così che ogni forza politica si assuma le proprie responsabilità, indipendentemente dalla competenza della Giunta a deliberare le nuove tariffe. La politica del trasporto locale non può, né deve, essere attuata mediante periodici aumenti degli abbonamenti e dei biglietti, finendo così per prelevare sempre più soldi dalle tasche dei piacentini. Anche a Reggio Emilia gli enti locali si stanno opponendo alle pretese di Seta, non vedo perché non lo debbano fare a Piacenza».

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