Si arrampica sul tetto per buttarsi di sotto: salvato in extremis
Forse un attacco di depressione a spingere l'uomo, 40 anni, a salire sul tetto degli alloggi popolari per buttarsi di sotto. Lo hanno salvato i carabinieri che sono saliti senza protezione e imbracatura. Un'operazione pericolosa, ma andata a buon fine. Intanto i vigili del fuoco distraevano l'uomo manovrando il cestello
Dramma della solitudine, ieri pomeriggio a Campremoldo Sopra, frazione di Gragnano. Un uomo è infatti salito in cima al tetto dell’ex asilo, nella piazza centrale del paese, minacciando di gettarsi di sotto. Fortunatamente è stato salvato dai vigili del fuoco e dai carabinieri della stazione di San Nicolò, subito intervenuti insieme al 118.
Tutto è iniziato intorno alle 16, quando l’uomo - piacentino 40enne - è stato notato da alcuni passanti seduto sull’orlo del cornicione del tetto dell’edificio, ora adibito ad alloggi popolari, che si affaccia sulla centralissima piazza di Campremoldo.
Pare che non avesse alcuna richiesta particolare, ma semplicemente fosse stato preso da un momento di depressione a causa di alcune recenti vicissitudini famigliari. Alcuni passanti lo hanno invitato a desistere, e nel frattempo sono stati avvertiti i carabinieri e i vigili del fuoco, arrivati poco dopo con l’autoscala e il telo da caduta gonfiabile. Mentre in piazza si radunava una piccola folla di curiosi, il maresciallo Mario Congiu, insieme a due carabinieri della stazione di San Nicolò, è salito anche lui in cima al tetto, sedendosi a poca distanza dall’uomo e iniziando a parlargli. Un dialogo durato circa un’ora, nel tentativo di convincerlo a non commettere gesti sconsiderati.
I vigili del fuoco, intanto che preparavano il telone sulla strada (la piazza è stata transennata e chiusa al traffico) si sono avvicinati anche con il cestello dell’autoscala, creando un diversivo che ha distratto il 40enne, e consentendo quindi ai carabinieri di balzargli addosso e di immobilizzarlo. Un intervento tanto rapido quanto rischioso vista l’altezza da terra e il fatto che i militari non fossero imbragati o legati.
Tutto è iniziato intorno alle 16, quando l’uomo - piacentino 40enne - è stato notato da alcuni passanti seduto sull’orlo del cornicione del tetto dell’edificio, ora adibito ad alloggi popolari, che si affaccia sulla centralissima piazza di Campremoldo.
C'è voluta un'ora ai carabinieri per convincere l'uomo a scendere dal tetto |
Pare che non avesse alcuna richiesta particolare, ma semplicemente fosse stato preso da un momento di depressione a causa di alcune recenti vicissitudini famigliari. Alcuni passanti lo hanno invitato a desistere, e nel frattempo sono stati avvertiti i carabinieri e i vigili del fuoco, arrivati poco dopo con l’autoscala e il telo da caduta gonfiabile. Mentre in piazza si radunava una piccola folla di curiosi, il maresciallo Mario Congiu, insieme a due carabinieri della stazione di San Nicolò, è salito anche lui in cima al tetto, sedendosi a poca distanza dall’uomo e iniziando a parlargli. Un dialogo durato circa un’ora, nel tentativo di convincerlo a non commettere gesti sconsiderati.
I vigili del fuoco, intanto che preparavano il telone sulla strada (la piazza è stata transennata e chiusa al traffico) si sono avvicinati anche con il cestello dell’autoscala, creando un diversivo che ha distratto il 40enne, e consentendo quindi ai carabinieri di balzargli addosso e di immobilizzarlo. Un intervento tanto rapido quanto rischioso vista l’altezza da terra e il fatto che i militari non fossero imbragati o legati.