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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

“Un mare di sapori” si conclude dove inizia la via Emilia

Chiusa a Piacenza la manifestazione enogastronomica che mette in mostra i prodotti tipici dell’Emilia Romagna

La manifestazione “Un mare di sapori” si conclude anche quest’anno laddove inizia la via Emilia, a Piacenza: 177 miglia romane che sono celebrate quest’anno per i 2200 anni dalla sua nascita, unitamente alla celebrazione delle paste ripiene di cui la nostra regione è indiscussa capitale, con la nostra città che fa la sua parte con gli straordinari tortelli di ricotta e spinaci, unitamente ai sui tre salumi Dop ed ai suoi vini. Promossa dall’Assessorato regionale all’agricoltura “Emilia-Romagna la manifestazione ha coinvolto da luglio a settembre le principali località dell’Emilia e della Romagna, con un ricco programma di eventi, spettacoli e degustazioni, per raccontare in particolare ai turisti l’identità agricola, agroalimentare ed enogastronomica dell’Emilia-Romagna. «La via Emilia- ha sottolineato l’assessore Tiberio Rabboni nel suo intervento al convegno in S. Ilario dedicato alle peculiarità storiche della strada che attraversa la nostra regione- è stata nei secoli snodo e crocevia di culture diverse. Luogo di contaminazioni  culturali, ma anche culinarie. Forse è per questo che siamo la regione con la più alto numero di prodotti tutelati per la loro unicità con 39 Dop e Igp,  29 vini Doc, Igt e Docg,  oltre 300 piatti della tradizione e, secondo la rivista Forbes nel 2013, quella in cui si mangia meglio, con Piacenza “cerniera” tra Milano e Bologna in vista di Expo 2015». Il convegno ha focalizzato le peculiarità storiche grazie agli interventi del conservatore del Museo archeologico di palazzo Farnese Annamaria Carini, unitamente agli interventi di Cristina Mezzadri di Malena snc e Mauro Catena dell’Enoteca Regionale Emilia Romagna.

Dopo il saluto dell’assessore comunale Tiziana Albasi, del presidente del Consorzio dei salumi tipici piacentini Roberto Belli e della preside del Campus agro-alimentare M.Teresa Andena che ha ribadito la valenza formativa di queste manifestazioni, ha preso la parola Rabboni proprio per sottolineare di «avere scelto un testimonial come la via Emilia perché attraverso di essa si sono diffuse abitudini alimentari, agricole e vitivinicole; il ruolo che questa strada ha avuto nella storia del territorio- ha puntualizzato Rabboni- è stato fondamentale». Poi via alla kermesse eno-gastronomica con i prodotti piacentini (i salumi del Consorzio Dop ed i vini Doc) e della regione, la preparazione i diretta di una forma di grana padano organizzata da Fedagri- Confcooperative sotto la direzione del casaro della latteria sociale di San Pietro in Corte  Stefano Frati , caseificio “storico” in attività dal 1921. In chiusura il concerto di Daniele Ronda nella suggestiva cornice di Palazzo Gotico.

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