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Cronaca

Sicurezza in condominio, Confedilizia: «Ecco gli accorgimenti da mettere in atto»

D’estate, esistono una serie di accorgimenti che si possono mettere in atto per migliorare la sicurezza dello stabile condominiale: ecco quali

D’estate, esistono una serie di accorgimenti che si possono mettere in atto per migliorare la sicurezza dello stabile condominiale. La videosorveglianza, gli interventi strutturali sulle parti comuni, la presenza del portiere: sono tutti elementi deterrenti per la criminalità. Ma anche semplici accordi amichevoli tra i condòmini possono aiutare a mantenere in sicurezza la propria casa quando ci si allontana per le ferie estive.

Quanto alla videosorveglianza, se il condominio è già provvisto di un sistema del genere – impiegato per riprendere aree comuni da parte dell’intera compagine condominiale – occorre verificare che vengano rispettate le specifiche regole dettate dal Codice della privacy. Il che significa, in particolare, che l’installazione in questione deve essere evidenziata con uno specifico cartello di segnalazione, tenendo presente, comunque, che la stessa è ammissibile solo se volta a preservare la sicurezza delle persone e la tutela dei beni da concrete situazioni di pericolo. Le immagini, poi, vanno conservate solo per un limitato periodo di tempo (massimo 24 ore) e “trattate” esclusivamente da soggetti appositamente incaricati per iscritto dal condominio. L’angolo visuale delle telecamere, infine, deve essere limitato all’area effettivamente da proteggere, evitando accuratamente di riprendere aree diverse. Se, invece, nel condominio un sistema di videosorveglianza non c’è, ma lo si vuole installare, allora ciò andrà deliberato rispettando quanto previsto dal nuovo art. 1122-ter del codice civile (in vigore dallo scorso 18 giugno). Occorrerà cioè, sia in prima sia in seconda convocazione, un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti in assemblea e almeno la metà del valore dell’edificio (fermo il quorum costitutivo formato da tanti condòmini che rappresentino: in prima convocazione, la maggioranza dei partecipanti al condominio e i due terzi del valore dell’edificio; in seconda convocazione, un terzo dei partecipanti al condominio e almeno un terzo del valore dell’edificio).

Per quanto concerne gli interventi strutturali nell’edificio, è bene sapere che anche per alcuni lavori sulle parti comuni si può godere – ricorrendo tutti i requisiti previsti dalla legge - delle agevolazioni fiscali edilizie che, per quest’anno, sono passate dal 36% al 50%.  A titolo esemplificativo, rientrano tra queste misure: la riparazione o la sostituzione di cancelli o portoni (conservando caratteristiche uguali a quelli esistenti), la sostituzione della porta blindata esterna e la riparazione degli impianti di allarme.

Vi sono poi alcuni segnali che denotano l’assenza del singolo condomino e che sono da evitare: l’accumulo di posta nella cassetta postale, per esempio. Se non vi è un portiere, i condòmini possono accordarsi fra loro e provvedere, alternandosi, a svuotare le cassette dei vicini in ferie. Accade, inoltre, che gli addetti alle pulizie, una volta lavato il pavimento, non rimettano o al proprio posto i tappetini davanti l’ingresso di ogni abitazione. Anche in questo caso, l’opera dei condòmini che restano nello stabile è essenziale: possono provvedere, sempre scambiandosi il favore reciprocamente, a ricollocare bene i tappetini. I contatori della luce elettronici, poi, sono dotati di due spie luminose che si accendono, quando non vi è consumo di energia da più di 20 minuti. Quindi sarebbe preferibile posizionare i contatori all’interno delle abitazioni private: se ciò non fosse possibile, si potrebbe collocarli in armadietti chiusi o in locali non accessibili a terzi.

Infine, bisogna sottolineare che uno dei maggiori fattori deterrenti per i malintenzionati è proprio il portiere del palazzo che - oltre ad evitare che si accumuli la posta, risistemare i tappetini e controllare chi entra e chi esce - rappresenta un punto di riferimento importante, una specie di polizia di prossimità, nella strada in cui si trova lo stabile. Non a caso – per garantire la sorveglianza e la sicurezza dei condòmini che nel periodo estivo sono spesso assenti – il Contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti da proprietà edilizia firmato da Confedilizia e Cgil/Cisl/Uil il 12.11.’12, dispone che il portiere non possa andare in ferie (salvo diverso specifico accordo con il singolo lavoratore) nel periodo estivo e precisamente dal primo luglio al 31 agosto.

                                                          

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