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Cronaca

Sindacati: il nostro no al medico-sceriffo

Ieri, per ribadire il proprio dissenso all'emendamento che prevede la denuncia alle forze dell'ordine dei malati non in regola con il permesso di soggiorno, le single sindacali di categoria hanno diffuso una nota

Ecco il sunto dei sindacati di categoria sui medici-sceriffi. Tre punti, per respingere in modo unanime l'emendamento al pacchetto sicurezza approvato in Senato, ma non ancora dalla Camera. Se passasse anche a Montecitorio, metterebbe i medici nella condizione di segnalare alle forze dell'ordine i malati che si presentano da loro non in regola con il permesso di soggiorno.

  • La consapevolezza di poter essere denunciati dal medico  – per i clandestini significa - la limitazione di un diritto e il rischio che si crei un circuito parallelo senza tutele e con largo spazio per le speculazioni
  • Il contrasto alla clandestinità deve avere canali propri, distinti dall'esercizio della professione sanitaria. Il medico deve curare tutti senza distinzioni di sorta
  • Limitare con la paura l'accesso alle strutture sanitarie di malati potrebbe avere come conseguenza un limitato controllo del territorio da un punto di vista sanitario e si metterebbero anche a rischio proprio quei cittadini italiani che si vorrebbero tutelare di più

Quest'ultimo punto, in particolare, rischia di aprire “una grossa falla nel controllo di alcune malattie, soprattutto infettive, che possono essere arginate proprio attraverso un intervento tempestivo”. Perchè ogni giorno, in pronto soccorso, arrivano soggetti cosiddetti irregolari con patologie a rischio contagio, come Tbc e Aids.

Senza fare allarmismi, è bene notare che con la paura di venire “denunciati” dal medico alle forze dell'ordine, questi individui potrebbero auto interdirsi l'accesso alle cure con conseguenze immaginabili per la collettività.

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