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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Cadeo

Bricconi (Cadeo): «Utilizzeremo Whatsapp per l'allerta meteo»

Bricconi (sindaco di Cadeo): «In questi giorni mi chiedevo in quale modo avvisare la cittadinanza in casa di allarme e così è nata l'idea di utilizzare Whatsapp, un sistema economico che può raggiungere più persone, i nostri cittadini»

Cadeo mette a tema la prevenzione dei rischi idrogeologici. In primis con l'assemblea pubblica per dibattere di tematiche ambientali e idrogeologiche, e conoscere da vicino regolamenti che normano opere da effettuarsi su sponde e alvei dei fiumi, tenutasi lunedì 26 ottobre alla presenza di Paolo Tomasi, specialista in discipline naturalistico - ambientali (area occidentale) referente del servizio tecnico di bacino, ma anche con molto di più.

Non solo linee guida per tutti i cittadini ma anche progetti a breve termine in cui l'Amministrazione ci "mette la faccia" e l'impegno  concreto.  La prevenzione esige il lavoro in "unione" - Il primo cittadino di Cadeo, in qualità di presidente attuale dell'Unione via Emilia, a breve convocherà i Comuni dell'Unione e metterà a tema la stesura di un piano coordinato condiviso in caso di emergenza: «Quando parliamo di azioni, prevenzione, non possiamo più ragionare al singolare, siamo in una situazione di unione, non solo Cadeo ma anche Fiorenzuola, Alseno e Pontenure. Le calamità possono colpirci tutti, e insieme dobbiamo trovare strade per non farci trovare impreparati».

La protezione civile in prima linea - L'alluvione recente ha creato sgomento, interrogativi e ricerca di attori su cui scaricare le responsabilità. «I Comuni purtroppo - ha sottolineato Bricconi - non possono essere i detentori di ogni responsabilità: a loro spetta, per esempio, la pulizia dei ponti ma non è sufficiente. Per questo è per noi preziosa la presenza del "gruppo Delta" della protezione civile, con cui da un mese abbiamo firmato una convenzione. Saranno proprio i volontari del gruppo che  monitoreranno i nostri corsi d'acqua di Cadeo e dintorni. Anche i cittadini che vivono nei pressi di Chiavenna e Chero devono sentirsi chiamati in causa: facciano segnalazioni se opportuno, è importante far circolare le informazioni».

Progetti in cantiere: in caso d'allarme ci sarà Whatsapp - Già nel 2014 Bricconi aveva avanzato al prefetto la proposta di inviare le allerte meteo tramite messaggi telefonici, sistema forse oneroso e mai andato in porto: «In questi giorni mi chiedevo in quale modo avvisare la cittadinanza in casa di allarme e così è nata l'idea di utilizzare whatsapp, un sistema economico che può raggiungere più persone, i nostri cittadini. Un progetto ancora da costruire, magari in rete con la protezione civile ma che può portare frutti maggiori delle tante allerte meteo che giungono via mail dalla prefettura e che difficilmente vengono prese in considerazione da chi le legge».

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