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Cronaca Rivergaro

Spaccio in Valtrebbia, sette anni al pusher instancabile

Sette anni, questa la pena decisa per Gabriel Palacios, il giovane ecuadoriano accusato di detenzione di droga ai fini di spaccio. Il 22enne è accusato di aver gestito un traffico di droga anche quando era ai domiciliari o in ospedale. Lo straniero era finito nella rete dei carabinieri di Rivergaro (guidati dal luogotenente Roberto Guasco) nel luglio del 2018: partendo da alcune segnalazioni (tra le quali c’era anche una piantagione di marijuana a Dolgo) i militari hanno approfondito alcune figure ricorrenti che si sono rivelate poi corrieri di droga. Il canale di approvvigionamento era quello milanese ed era raggiunto sia in treno sia in auto. Lì venivano comprati i panetti di hascisc destinati a Piacenza ma sopratutto alla Valtrebbia. Palacios secondo l’accusa tirava le fila della filiera ben rodata composta anche da due  donne, madri di altrettanti pusher, che si occupavano di innaffiare la marijuana dei figli arrestati, ma anche da minorenni o soggetti deboli. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Emilio Pisante, hanno permesso il sequestro di almeno 3 chili di droga e sono costellate da tanti arresti in flagranza. Uno di questi riguarda proprio Palacios che intercettato sul ponte di Travo aveva gettato di sotto lo zainetto con la droga, invece di raggiungere l’acqua però si era impigliato nei rovi e poi recuperato dai carabinieri. In un altro caso, sempre seguendo i corrieri, i carabinieri avevano bloccato un brasiliano a piazzale Corvetto: aveva comprato un chilo di “fumo”, tanti anche gli arresti in stazione a Piacenza. Il legale del giovane, Emanuele Solari, ha annunciato il ricorso in appello. 

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